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Pavia, punta un coltello e minaccia un poliziotto: arrestato

Una volante della Questura di Pavia, durante il normale servizio di controllo del territorio, notato un giovane sospetto transitare a piedi in centro città, decideva di procedere al suo controllo

Pavia, punta un coltello e minaccia un poliziotto: arrestato.

Domenica notte, una volante della Questura di Pavia, durante il normale servizio di controllo del territorio, notato un giovane sospetto transitare a piedi in centro città, decideva di procedere al suo controllo.

Il soggetto, alla richiesta degli agenti di fornire un documento o di declinare le generalità, si mostrava, sin da subito, insofferente, mantenendo la sua mano destra celata dietro la schiena e, non solo non ottemperava a quanto intimatogli, ma anzi, per tutta risposta, estraeva, con gesto fulmineo, brandendolo minacciosamente contro l’operatore della Polizia di Stato, un coltello da cucina.

L’agente, in considerazione del limitato spazio di manovra, dato dalla vicinanza al soggetto ed alla macchina di servizio, che gli impediva di indietreggiare, non poteva far altro che estrarre la pistola d’ordinanza in dotazione e intimare alla persona di gettare l’arma bianca a terra.

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Solo a questo punto l’uomo desisteva, mentre il secondo agente riusciva a bloccarlo, provocandone il disarmo, grazie alla decisa e pronta reazione dell’operatore di polizia che lo convinceva a lasciar cadere a terra il coltello, prima brandito contro gli agenti, sulla pubblica via.

Non pago dell’azione violenta posta in essere poco prima, lo stesso, una volta accompagnato in Questura per l’identificazione, anche all’interno degli uffici di polizia, opponeva una forte resistenza, tentando di attingere con calci, testate e spallate gli agenti.

In considerazione di quanto occorso, terminate le formalità di rito, l’uomo veniva dichiarato in arresto per violenza, minaccia e resistenza aggravata a un Pubblico Ufficiale e condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima.

Ieri, al termine dell’udienza ed a seguito della convalida dell’arresto il ventisettenne patteggiava la condanna a dieci mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena.

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