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Ecco le 100 mostre fotografiche in programma a Milano per il PhotoFestival 2016

“SEGNI, FORME, ARMONIE” apre ufficialmente l’edizione 2016 del Photofestival in programma a Milano (e non solo) dal 20 aprile al 12 giugno 2016.

Come da calendario al via l’11ª edizione della rassegna annuale PHOTOFESTIVAL dedicata alla Fotografia d’autore promossa da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging, l’evento che conferma Milano la capitale della fotografia.

In realtà già da più di un mese Milano celebra l’arte fotografica con una serie di esibizioni di cui vi abbiamo ampiamente parlato qui su BellArte, mostre più po meno note che da oggi convogliano nel ricco calendario del PHOTOFESTIVAL 2016 portando così il catalogo ad oltre 120 esposizioni dislocate nei più diversi spazi espositivi del centro e dell’hinterland.

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Per l’edizione 2016 che arriva in concomitanza con la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, il comitato organizzativo ha scelto un titolo eloquente – “Segni, Forme, Armonie” – e rendere così omaggio al design, un mondo che si lega imprescindibilmente con la Fotografia, come dimostra la lunga serie di appuntamenti, imperdibili sia per gli addetti ai lavori che per il grande pubblico.

L’undicesima edizione di Photofestival si struttura in 80 sedi espositive con: 108 mostre in Città (di cui 10 nei Palazzi della Fotografia), 12 nell’hinterland di Milano.

Mostre di fotografi famosi: da Robert Doisneau a Oliviero Toscani, da Mario Cresci a Eadweard Muybridge (il fotografo pioniere della foto in movimento), da Felice Beato a Michael Kenna ad Aurelio Amendola ed altrettanti fotografi esordienti (12 in particolare) che debutteranno con la loro prima personale fotografica.

photofestival_2016

Ecco nei dettagli il ricco calendario mostre del Photofestival 2016 suddivise per data di svolgimento:

dal 19 marzo: Robert Doisneau, Le merveilleux quotidien
a cura di Atelier Robert Doisneau, Francine Deroudille e Annette Doisneau

Descrizione:
Il meraviglioso quotidiano che Robert Doisneau cattura nelle sue fotografie è il frutto di un intento profondo e sentimentale: è l’oggettivazione del desiderio di sapere che il mondo è un luogo bello, ricco di tenerezza, pieno di persone gentili e sensibili. Il mondo non sarà certo quel posto, ma le fotografie di Doisneau ci fanno sentire persone migliori. L’Arengario di Monza mostra così 80 immagini che coprono 44 anni di poesia fotografica, gran parte delle stampe è realizzata dall’autore stesso, accompagnano testi originali, un video e un modello originale di macchina fotografica del tipo utilizzato da Doisneau stesso. La mostra è realizzata da Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia e ViDi, in collaborazione con il Comune di Monza e con la consulenza scientifica di Piero Pozzi.

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