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Aperti corridoi umanitari in Ucraina, ma continuano i bombardamenti su Mariupol: colpito ospedale pediatrico

I civili scappano da Sumy, Enerhodar, Izyum, Volnovakha e Kiev

Aperti corridoi umanitari in Ucraina, ma continuano i bombardamenti su Mariupol: colpito ospedale pediatrico.

Per la prima volta dal 24 febbraio, giorno di inizio del conflitto, sono attivi diversi corridoi umanitari in Ucraina, necessari per l’evacuazione dei civili dalle città colpite da bombardamenti russi. Infatti, dalle 9 alle 21, vige un accordo bipartisan per il cessate il fuoco. Lo ha annunciato Iryna Vereshchuck, vice prima ministra ucraina, spiegando che le città in cui sono attivati i corridoi sono Sumy, Enerhodar, Izyum, Volnovakha, Kiev e Mariupol.

Sino ad oggi l’unica città in cui era stato permesso alle persone di allontanarsi dalle bombe era Sumy, dove anche oggi non si segnalano violazioni dei patti. Buone notizie arrivano anche da tutte le altre località, tranne Mariupol, dove già nei giorni scorso l’evacuazione era stata interrotta per la mancanza di organizzazione tra le parti.

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A Mariupol, secondo fonti ucraine, tra cui l’account Twitter del presidente Zelensky, non si tratta di semplici schermaglie, ma di un bombardamento sistematico verso edifici non militari. Infatti, l’esercito russo avrebbe preso come obiettivo un ospedale pediatrico e lo avrebbe colpito.
Al momento sono segnalati numerosi morti e dispersi, tra alcuni bambini rimasti sotto le macerie del palazzo. A proposito di questo Zelensky ha chiesto di nuovo l’istituzione di una “no-fly” zone sui cieli del suo paese, chiedendo “per quanto tempo ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore?”. In città sarebbero oltre 1.000 i morti dall’inizio dell’intervento militare russo.

 

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