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Milano. Investe bimba di 4 anni e scappa. Codacons: "indagare per tentato omicidio"

È un imprenditore italiano di 65 anni l’uomo che ieri pomeriggio in via Imbonati ha investito con uno scooter una bambina di quattro anni e non si è fermato a prestare soccorso.

La bambina, accompagnata dalla nonna, fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze per l’impatto ed è stata portata via dall’ambulanza in codice verde.
Il responsabile dell’incidente è stato rintracciato dalla squadra interventi speciali della Polizia locale nella serata di ieri grazie alla collaborazione dei testimoni, alle telecamere e alle investigazioni.
Si tratta di un uomo che viaggiava senza assicurazione e senza patente perché gli era stata revocata. Ora è denunciato a piede libero, gli è stato sequestrato il veicolo e gli sono state comminate sette diverse infrazioni per violazione del codice della strada.
“Le indagini della Polizia locale e la collaborazione dei cittadini – dice il comandante della Polizia locale Antonio Barbato – hanno permesso di rintracciare l’uomo nel giro di poche ore. Si conferma un tasso altissimo, che sfiora il 90 per cento, di individuazione di chi non si ferma dopo un incidente. Prestare soccorso è sempre e comunque la scelta più giusta”.

“L’imprenditore di 65 anni responsabile di aver investito una bambina di 4 anni a Milano deve essere indagato per tentato omicidio stradale.” Lo afferma il Codacons, che chiede misure più rigide nei confronti del motociclista, fuggito subito dopo l’incidente.
Chiediamo alla Procura di procedere anche per la fattispecie di tentato omicidio stradale sulla base delle nuove norme entrate di recente in vigore in Italia – spiega l’associazione – Considerata inoltre la posizione estremamente grave dell’uomo, che viaggiava senza patente e senza assicurazione, e che sarebbe fuggito subito dopo l’investimento, riteniamo necessario predisporre nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. È ora di mettere fine alla leggerezza con cui la magistratura in Italia procede nei confronti dei soggetti che alla guida di auto e moto investono pedoni, spesso provocando conseguenze gravi e decessi, dandosi poi alla fuga nella speranza di farla franca. Costoro soli in rarissimi casi scontano il carcere – denuncia il Codacons – È ora di applicare la legge con la massima rigidità , partendo proprio dall’ultimo episodio di Milano – conclude l’associazione.

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