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Il Pinocchio reinventato da Guillermo Del Toro – un capolavoro da non perdere

Pinocchio, diretto da Guillermo Del Toro e Mark Gustafon, disponibile su Netflix dal 9 dicembre.

Il Pinocchio reinventato da Guillermo Del Toro – un capolavoro da non perdere.

Il regista messicano torna ad incantare, stupire e a far sognare, offrendo una rielaborazione della favola di Pinocchio.

Il film, dopo 1000 giorni di riprese e ben 22 sceneggiature, arriva su Netflix il 9 dicembre e sembra aver trovato un delicato equilibrio tra la tecnica stop-motion e la memorabile opera di Carlo Collodi.

Di cosa parla Pinocchio di Guillermo Del Toro?

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Il film è straordinario da un punto di vista visivo, dona agli occhi un’estetica spettacolare che catapulta altrove, in quel luogo incantato, della Toscana, affascinante e torbida al contempo.

Il ricamo tecnicistico e di design dei personaggi è spettacolare, soprattutto quello di Geppetto, che finalmente crea e dona a tutti noi, grazie al tratto di Del Toro, un burattino imperfetto; quell’imperfezione presente e necessaria per delineare il tono vorticoso ed illusorio della vita.

Parlando della scelta ricaduta su Pinocchio, il regista Premio Oscar dichiara: “Da piccolo le mie storie preferite erano Pinocchio e Frankenstein. E ciò forse spiega qualcosa del rapporto con mio padre. Sono storie che creano collegamenti con la figura paterna. E poi Pinocchio è una figura universale, come forse ne saranno una decina nella Storia. Possiamo considerare Frankenstein, Pinocchio, Tarzan, Sherlock Holmes. Sono figure che anche se non hai letto o visto una loro storia, sai chi sono. E puoi utilizzarli come metafore per la scienza, per le emozioni umane, e per le altre cose”.

L’ambientazione nel periodo fascista

Gli orpelli escogitati dal cineasta, rivaleggiano di pari passo con le acrobazie intellettualistiche offerte dalla favola di Collodi, improntata, non solo sulla vita e sulle vicende “fisiche” di Pinocchio, ma soprattutto su quelle intime ed introspettive. L’ambientazione degli anni ’30, in pieno periodo fascista, si intreccia perfettamente con le tematiche della narrazione, sia filmica che fiabesca; l’obbedienza all’adulto, al nonno, a Geppetto, alle regole, che contrastano pienamente con il rigore e la disobbedienza del regime.

In conclusione:

L’ultimo film di Del Toro rappresenta un vero e proprio gioiello, un’opera profonda, commovente che coraggiosamente, aggiunge sfumature sensibili e diverse, rispetto all’epilogo della storia originale, senza però snaturare il messaggio autentico della fiaba.

Pinocchio, diretto da Guillermo Del Toro e Mark Gustafon, disponibile su Netflix dal 9 dicembre.

Il Pinocchio reinventato da Guillermo Del Toro

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