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Giovanni Toti davanti ai pm per otto ore: «Ogni euro incassato è stato destinato alla politica»

Il Presidente della Regione Liguria ha depositato una memoria difensiva

Giovanni Toti davanti ai pm per otto ore: «Ogni euro incassato è stato destinato alla politica».

È durato oltre otto ore l’interrogatorio fiume di Giovanni Toti, ascoltato dagli inquirenti nella caserma della Guardia di finanza di Molo Giano, nel porto di Genova. Il Presidente della Regione Liguria, ai domiciliari con l’accusa di corruzione e falso, ha risposto a tutte le 180 domande dei pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, titolari dell’inchiesta sulla corruzione in porto. Presente anche il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

Toti ha depositato una memoria difensiva di 17 pagine: “Ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica: nessun contributo ha prodotto arricchimento o utilità personale a me, agli altri appartenenti al mio partito o a terzi privati”.

“Non è mia intenzione sottrarmi al Vostro esame, ma oggi, così come in futuro, vi è da parte mia – si legge ancora nella memoria difensiva – la ferma volontà di collaborare, con trasparenza ed onestà, alla ricostruzione della Verità nel supremo interesse della Giustizia, per restituire alla mia figura di uomo e di servitore dello Stato la Dignità che ho costantemente cercato di preservare”.

“Ogni dazione di denaro – spiega Toti – è stata accreditata con metodi tracciabili e rendicontata. Del pari tutte le spese sostenute sono state rendicontate e pubblicizzate in termini di legge e anche oltre. I bilanci e i rendiconti sono stati (e sono ancora) pubblicati sui siti internet delle organizzazioni politiche a mio sostegno”.

Tra le domande anche quelle sui presunti favori ad Aldo Spinelli per il rinnovo della concessione a 30 anni per il Terminal Rinfuse e l’interessamento per destinare una parte della spiaggia pubblica di Punta Olmo, a Celle Ligure, a uso privato per i 42 appartamenti preventivati dalla famiglia Spinelli. Altre domande hanno riguardato i finanziamenti ricevuti non solo da Spinelli e Francesco Moncada (ex consigliere del consiglio di amministrazione di Esselunga, indagato per corruzione anche lui), ma anche dal re delle discariche Pietro Colucci e da altri imprenditori.

Ora Toti, che si è sempre dichiarato innocente, vorrebbe chiedere al giudice per le indagini preliminari la revoca della misura cautelare. Uno snodo importante di questa vicenda, soprattutto perché, se il gip dovesse accettare la richiesta, il Presidente si potrà confrontare con la sua maggioranza e decidere se dimettersi o meno dalla carica di governo regionale.

Giovanni Toti davanti ai pm per otto ore Ogni euro incassato è stato destinato alla politica

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