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Le agenzie SEO a Milano: dai motori di ricerca ai siti mobile friendly  

Le agenzie SEO a Milano: dai motori di ricerca ai siti mobile friendly  

Google ha pubblicato un video che spiega come rendere efficace il proprio sito web grazie a delle accortezze SEO, ovvero di Search Engine Optimization. Molte sono le web agency a Milano che offrono questo servizio, e lo stesso Google spiega che farsi coadiuvare da un esperto potrebbe essere una buona opzione. Indica alcuni dettagli che già in autonomia possono essere seguiti: il primo è verificare se il proprio sito sia indicizzato, eseguendo una ricerca per “site: your-website.com“, scoprendo così se è presente nella Ricerca. Il secondo è fornire contenuti di alta qualità, seguendo i consigli contenuti nelle linee guida ufficiali per i webmaster di Google e nei documenti sulle best practice. Il terzo è comprendere se il sito Web sia rapido e accessibile su tutti i dispositivi, verificando la compatibilità con i dispositivi mobili. Infine garantire la sicurezza del sito Web per i visitatori, proteggendolo con una connessione HTTPS.

In realtà l’enfasi di essere primi su Google può essere smussata raggiungendo anche in altri motori buoni livelli di presenza nella ricerca organica.

Secondo Statista  – come riportato anche da  Search Engine Journal – nell’aprile 2012 è stato segnalato che Google aveva una quota del 91,7% del mercato internazionale dei motori di ricerca, mentre nell’ottobre 2019 è sceso all’87,96%. Durante quel periodo, la quota di mercato di Bing è passata dal 3,5% al 5,26%.

Concentrarsi esclusivamente sull’ottimizzazione per gli algoritmi di Google potrebbe significare avere della mancate opportunità in altri motori di ricerca. Infatti a causa delle regole sulla privacy,  molti utenti  scelgono di smettere di utilizzare Google a favore di siti più rispettosi dei dati degli utenti, anche perché esso è presente anche nelle ricerche web dei sistemi Android.

Microsoft possiede Bing, e secondo Statcounter deteneva una quota del 2,32% del mercato mondiale dei motori di ricerca a dicembre 2019. È  il motore di ricerca predefinito per il browser Edge di Microsoft e Internet Explorer, e ha un utilizzo statisticamente più elevato in alcuni paesi rispetto ad altri. Detiene una quota del 4,14% del mercato dei motori di ricerca nel Regno Unito, il 4,36% di quello canadese e una quota del 6,11% dello statunitense. Interessanti sono anche le  linee guida per i webmaster di Bing che affermano: “Bing cerca contenuti chiari, approfonditi e facili da trovare sul tuo sito Web: così  abbiamo maggiori probabilità di indicizzare e mostrare i tuoi contenuti nei risultati di ricerca di Bing”. Ciò che colpisce della  differenza tra Google e Bing è la formulazione sulla parte che i social media rivestono: “I social media svolgono un ruolo nello sforzo di oggi di classificare bene i risultati di ricerca (…) Se sei un influencer sui social, i tuoi follower tendono a condividere ampiamente le tue informazioni, il che a sua volta porta a Bing a vedere questi segnali come positivi. Questi segnali positivi possono avere un impatto su come il tuo sito si classifica organicamente a lungo termine”.

Tra gli altri motori ci sono DuckDuckGo che utilizza le informazioni raccolte dal proprio “DuckDuckBot” da oltre 400 fonti tra cui Wikipedia, Bing e Yahoo, e  non tiene traccia dei suoi utenti, così come Ecosia. Poi c’è Baidu, che in Cina ha il 67% del mercato; Yandex, in Russia.

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