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Lucca, furti in cimitero: individuato l’autore e i ricettatori

L'uomo trafugava statue, marmi e anche lumini

Lucca, furti in cimitero: individuato l’autore e i ricettatori.

A conclusione di una lunga e complessa attività di indagine, i Carabinieri della stazione di San Lorenzo a Vaccoli, attiva nella zona di Lucca, hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria un 49enne, italiano, residente a San Giuliano Terme, pregiudicato, per il reato di furto aggravato e altri due uomini, un 73enne ed un 47enne, entrambi residenti a Pisa, titolari di un’attività dedicata al commercio di metalli, per il reato di riciclaggio.

Scoperti dalla telecamere

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle dichiarazioni di alcuni testimoni, i Militari dell’Arma individuavano il 49enne come il presunto autore di alcuni furti in cimitero, in particolare del tentato di furto di una statua in bronzo posizionata in una tomba del cimitero di San Lorenzo a Vaccoli e di diversi furti consumati nel cimitero di Massa Pisana dal 30 marzo al 4 aprile, nel corso dei quali erano stati asportati statue in bronzo e crocifissi in bronzo. Successivamente i Carabinieri monitoravano l’uomo, che per diverse settimane veniva sottoposto ad attività di pedinamento.

Grazie alla ricostruzione dei suoi movimenti, i Militari dell’Arma acquisivano ulteriori elementi a suo carico, ossia ulteriori furti nei cimiteri di Calci e Uliveto Terme, inoltre riuscivano a risalire ad un’attività dedita al commercio di metalli in provincia di Pisa e ad i suoi due titolari.

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Perquisizioni

A seguito delle risultanze delle attività svolte, lo scorso 27 maggio i Carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Lucca, eseguivano delle perquisizioni nell’abitazione del 49enne e presso la predetta azienda, rinvenendo rispettivamente presso l’abitazione, diversi lumini, vetri per le lanterne funebri e spezzoni di marmo sui quali erano ancora presenti le lettere in bronzo usate nell’arte funeraria e presso l’attività commerciale, ventuno vasi funebri in rame.

Presso l’azienda intervenivano anche i Militari della Stazione Carabinieri Forestali di Pisa, che stanno svolgendo tutti gli accertamenti in merito alla gestione dell’attività, verificando in particolare eventuali violazioni in materia ambientale.

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