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Pistoia, premio Ceppo e Festival del Giallo insieme nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini

Ampio e articolato il programma che prenderà il via dal 4 marzo e prevede incontri con scrittori, una mostra sul cinema dedicata al saggista, poeta e regista romano, letture e progetti educativi su Pasolini per gli studenti delle scuole superiori

Pistoia, premio Ceppo e Festival del Giallo insieme nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.

Il Premio Internazionale Ceppo e il Festival del Giallo sono per la prima volta insieme, con l’anteprima 2022 dei due rispettivi eventi letterari, alla vigilia del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975). L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Pistoia nell’ambito del progetto “Pistoia Città che legge” e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

L’evento prenderà il via a partire dal 4 marzo, dalle ore 16 alle ore 19, nell’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio con gli scrittori e saggisti Roberto Carnero e Massimo Lugli che dialogheranno tra loro e con il pubblico a partire dai libri che hanno scritto.

“Dialogo su Pasolini” è il titolo del pomeriggio: alla presenza del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, interverranno anche, tra gli altri, Paolo Fabrizio Iacuzzi (direttore del Premio Ceppo) e Giuseppe Previti (direttore del Festival del Giallo). Sono inoltre previsti interventi di Maurizio Gori (Festival del Giallo), Filiberto Segatto (Premio Ceppo), Roberto Cadonici (Centro Studi Mauro Bolognini), Paolo Biagioli (dirigente del liceo scientifico D’Aosta), Elena Pignolo (dirigente dell’istituto professionale Luigi Einaudi).
Le letture di testi di Pasolini saranno eseguite da “Zona Teatro Libero” (Paolo Nesi, Elisabetta Iozzelli, Giacomo Bardi, Giuseppe Golisano).

Da lunedì 28 febbraio a sabato 26 marzo negli spazi espositivi interni della Biblioteca San Giorgio sarà possibile visitare la mostra “Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini nelle foto di Divo Cavicchioli e Angelo Novi” curata da Antonio Maraldi e organizzata dalla Biblioteca San Giorgio in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena.
La mostra fa parte della rassegna Il Cinema Raccontato, giunta alla sua terza edizione, dedicata quest’anno a Pier Paolo Pasolini, e che prevede, oltre alla mostra, sei presentazioni di saggi sulla settima arte e i suoi protagonisti. Gli incontri si potranno seguire in streaming sulla pagina Facebook della Biblioteca San Giorgio.

Roberto Carnero e Massimo Lugli saranno i protagonisti di altri tre incontri, rispettivamente giovedì 3 marzo alle 15 nel liceo Amedeo di Savoia Duca d’Aosta di Pistoia, giovedì 3 marzo alle ore 21.15 nella sala Soci Coop di Agliana e venerdì 4 marzo alle ore 10 nell’istituto Luigi Einaudi di Pistoia.
L’incontro con i due scrittori servirà a molti studenti pistoiesi come momento di formazione e preparazione alla lettura, visione e scrittura di elaborati sulla lezione e l’attualità che emerge dall’opera letteraria e filmica di uno dei maggiori intellettuali italiani del dopoguerra. Nell’occasione verranno presentati infatti anche due progetti educativi su Pasolini e su Pasolini-Bolognini che il Premio Ceppo ha organizzato con le scuole secondarie di secondo grado, che avranno il loro esito a ottobre, in una giornata appositamente dedicata a Pasolini, con la premiazione dei migliori studenti che avranno aderito con buoni libro della Libreria Lo Spazio Pistoia.

Con capofila l’istituto professionale Luigi Einaudi, nell’ambito del “Premio Ceppo Pasolini e i Giovani” i ragazzi invieranno delle lettere simboliche a Pasolini sulla loro condizione di giovani oggi, che saranno messe in scena a ottobre a cura di Filiberto Segatto. I ragazzi insieme a Sabina Candela, Luciana Pellegrini e Giacomo Trinci (poeta e critico, Premio Ceppo 2006) leggeranno brani selezionati dalle opere di Pasolini e dialogheranno con Roberto Carnero.
Per informazioni iltempodelceppo@gmail.com.

Con capofila il liceo scientifico Amedeo di Savoia (insegnante referente Edoarda Scaccia, e in collaborazione con il Centro Studi Mauro Bolognini Pistoia) si terrà a ottobre la seconda edizione del “Premio Ceppo Giovani Bolognini letteratura e vita” (dopo il grande successo riscontrato lo scorso anno), dedicato al rapporto tra i due amici-registi-coetanei, attraverso la visione di film come Accattone (1961) e di altri sceneggiati da Pasolini prima di Accattone e girati da Bolognini: La notte brava e Una giornata balorda.
Nei mesi di marzo e aprile i ragazzi vedranno i film di Pasolini e leggeranno i libri di Pasolini (“Alì dagli occhi azzurri”) e di Moravia (Racconti romani e Nuovi racconti romani). Interverranno Filiberto Segatto, Roberto Cadonici e Gabriele Cecconi (direttore artistico del Festival Mauro Bolognini). Per iscrizioni: premioceppobolognini@gmail.com.

Il Cinema Raccontato si svolge: sabato 5 marzo, ore 17 “NANNI MORETTI. IL CINEMA COME CURA” di Roberto Lasagna (Mimesis, 2021). L’autore dialoga con Valentina D’Amico, critica cinematografica.
Sabato 12 marzo, ore 17 con “LA GRANDE ILLUSIONE. STORIE DI UNO SPETTATORE” di Roy Menarini (Mimesis, 2022). L’autore dialoga con Michele Galardini, direttore Presente Italiano.
Sabato 19 marzo, ore 17 “NOUVELLE VAGUE ITALIANA. IL CINEMA DEL NUOVO MILLENNIO” di Vito Zagarrio (Marsilio, 2022). L’autore dialoga con Christian Uva, docente e saggista.
Sabato 26 marzo 2022, ore 17 “UOMINI FUORI POSTO. IL CINEMA DI NICO D’ALESSANDRIA” di Natasha Ceci (Digressioni, 2021). L’autrice dialoga con Caterina Liverani, critica cinematografica.
Sabato 2 aprile, ore 17 “CON OCCHI TORBIDI E INNOCENTI. LAURA BETTI NEL CINEMA DI PASOLINI” di Stefania Rimini (Duetredue, 2021). L’autrice dialoga con Chiara Tognolotti, docente Università degli studi di Pisa.
Venerdì 8 aprile, ore 18 “Il Decameron di Pasolini, storia di un sogno” di Carlo Vecce (Carocci, 2022). L’autore dialoga con Matteo Moca, critico letterario.

Il primo libro è Roberto Carnero, Pasolini. Morire per le idee (Bompiani). Il saggio del giornalista Carnero (docente di letteratura italiana all’Università di Bologna) è un’introduzione complessiva al massimo testimone della parresia, cioè della volontà e della libertà di dire solo e tutta la verità. Dagli inizi friulani della vocazione poetica si passa al rapporto con le sue due culture di riferimento, cristianesimo e marxismo, dall’esperienza romana alla critica sociale, dalle “nostalgie passatiste” alle “fughe terzomondiste”, fino alla “fase apocalittica” finale. In ognuna di queste “stazioni” del dramma si intrecciano arte e vita, cinema e letteratura, poesia, romanzo e saggistica, a ricostruire i connotati di un’opera d’arte totale che non ha eguali nel Novecento.
Il secondo è Massimo Lugli, Il giallo Pasolini. Il romanzo di un giallo italiano (Newton Compton). Nel romanzo Lugli (giornalista de La Repubblica e ora de Il Foglio) veste i panni del giovane Marco, l’alfiere della verità perché preferisce, all’università, il lavoro di praticante in un quotidiano di sinistra dell’epoca. Grande ammiratore del poeta, vorrebbe pubblicare un’indagine sulla vita e la morte di Pasolini, ma il giornale non gli dà ascolto e così conduce una sorta di inchiesta personale, che evidenzierà tutte le manchevolezze e le omissioni della versione ufficiale. Al centro c’è, infatti, un uomo ucciso due volte: in primis martoriato dai suoi giustizieri, all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975, e poi una seconda volta, perché la verità deve ancora essere rivelata.

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