Dopo la rissa in Aula le opposizioni sul piede di guerra: martedì scenderanno in piazza a Roma
Schlein: «Faremo un'opposizione durissima ad una riforma che scardina la Costituzione»
Dopo la rissa in Aula le opposizioni sul piede di guerra: martedì scenderanno in piazza a Roma.
«Dopo le aggressioni fisiche della maggioranza in Parlamento non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue. Non permetteremo che vengano compromesse l’unità e la coesione nazionale. Per questo invitiamo la cittadinanza, le forze politiche e sociali, quelle civiche e democratiche di questo Paese ad unirsi alla nostra mobilitazione. Ci vediamo a Roma alle 17.30 di martedì 18 giugno, in piazza Santissimi Apostoli”.
Già in mattinata alla Camera, nell’assemblea congiunta di senatori e deputati del Pd con Elly Schlein, era emersa la volontà di tenere alta l’attenzione su quanto sta avvenendo e di prendere contatti con le altre forze di opposizione. «Faremo un’opposizione durissima – aveva detto Schlein – ad una riforma che scardina la Costituzione. Quello che è successo non può passare sotto silenzio, non è stata una rissa ma un’aggressione».
Ed è polemica per le parole di Andrea Crippa, vicesegretario della Lega: «Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia – così Crippa -. Tra la “Decima” che è un corpo di incursori della Marina Militare e il comunismo che ha fatto migliaia di morti, io credo che richiamare il comunismo sia un po’ peggio che richiamare degli incursori della Marina».
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