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Esplosioni nella base nucleare di Zaporizhzhia, ora è in mano russa; Draghi: “Attacco alla sicurezza di tutti”

Il premier britannico Boris Johnson ha detto di voler convocare d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu

L’allarme è stato lanciato nella notte: l’esercito russo sta colpendo la più grande centrale nucleare d’ Europa, situata in Ucraina a Zaporizhzhia. Nonostante il bombardamento e le esplosioni, filmati dalle immagini di sicurezza, e un incendio, già domato, le autorità ucraine hanno presto fatto sapere che non sono state “registrate vittime o fughe radioattive”.

In mattinata però è arrivata un’altra notizia, confermata da ANSA, ossia che “le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia“. Questo, per ora, mette al sicuro il sito nucleare, ma il presidente ucraino Zelensky non ha potuto fare a meno di denunciare il bombardamento come un atto di “terrore nucleare”.
A proposito dell’accaduto, il premier britannico Boris Johnson ha detto di voler convocare d’urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Una condanna ferma è giunta anche dal Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, che ha definito l’azione un “attacco scellerato” e “contro la sicurezza di tutti”. Sempre secondo Draghi “l’Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.

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