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È morta la signora dei salotti: Marta Marzotto

È morta stamattina all’età di ottantacinque anni a Milano nella Clinica La Madonnina una delle figure più importanti e influenti nel mondo dei salotti artistici e del fashion stile contemporaneo: Marta Marzotto.

Marta Marzotto, al secolo Marta Vacondio, nasce a Reggio Emilia da un casellante e da una mondina di Mortara: conosce il conte Umberto Marzotto, uno dei figli dell’illustre famiglia di imprenditori tessili, da cui divorzierà, mantenendo il cognome. Lei è stata una delle più celebri muse ispiratrici, una donna che si è sempre distinta come la signora del mondo della moda, del mondo dell’arte, del mondo del fashion stile, del mondo del charity e, infine, del mondo della politica. Lei asseriva che sarebbe stata immortale, che nessuno sarebbe riuscito a strapparla dalla vita, lei energica, piena di vitalità e di grande tenacia, da sempre un punto di riferimento dell’elite intellettuale, creativa e culturale nostrana.

Nel 2006 viene citata in giudizio dagli eredi di Guttuso, che apostrofava Marta Marzotto come “dolce libellula d’oro” e come “miele, sangue, respiro, amore”, in quanto accusata per la questione di settecento riproduzioni del maestro: accusata in primo grado viene considerata non colpevole in Corte d’Appello di Milano, ma i rapporti con la famiglia di Guttuso si interromperanno definitivamente.

Marta Marzotto aveva da poco pubblicato la sua ultima autobiografia in cui la signora dei salotti racconta la propria infanzia vissuta nella povertà, il suo lavoro di mondina, il matrimonio con Umberto Marzotto, i suoi amori della vita per Renato Guttuso e per Lucio Magri, le frequentazioni degli ambienti politici, da quelli socialisti a quelli comunisti, in relazione con gli alti dirigenti dell’epoca.

A dare notizia della scomparsa di Marta Marzotto è la nipote, Beatrice, con un tweet, mentre la famiglia ha comunicato ufficialmente la morte di Marta, ricalcando lo spirito, la generosità e il carattere pieno di passione della musa: Marta Marzotto, i cui funerali si terranno Lunedì 1 Agosto, è morta “circondata dai figli e dai nipoti che negli ultimi mesi sono stati sempre con lei, testimoni dell’allegria, ironia e generosità che l’hanno accompagnata fino all’ultimo momento”.

Marta Marzotto si era trasferita da diversi anni a Milano, abbandonando Roma, città con cui da sempre aveva instaurato un rapporto di amore e di odio. Celebre la sua frase, che diventa quasi un monito e un invito da parte della celeberrima e gioiosa contessa: “Volate alto, metteteci fantasi”.

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