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Milano: l’ètoile Lucia Savignano protagonosta di “Bolero – prigionia di un amore””

L’8 marzo 2020, alle ore 18:00, le tavole del Teatro Franco Parenti di Milano verranno calcate dall’ètoile internazionale Lucia Savignano protagonista, insieme agli artisti di Padova Danza, di “Bolero – prigionia di un amore”.

Sulle note di Maurice Ravel, rivisitate dal polistrumentista e compositore Enrico Gabrielli, e con la narrazione dell’attore Massimo Scola, i movimenti ipersensuali lasceranno spazio ad una danza più introspettiva per fare strada ad una narrazione più intimistica che tocca nel profondo le corde dell’animo umano.

Una donna racconta di un amore malato e di colpo la sua voce narra la storia di altre donne, il suo corpo pieno di lividi diventa personificazione di tutto ciò che altre donne, in contemporanea, hanno subito, la sua anima diventa afflato di libertà e porta con sè il desiderio di tante altre vittime che tendono la mano nella speranza di essere salvate.

Il Bolero – Prigionia di un amore diventa così un viaggio nei labirinti della mente e del cuore umano in un gioco di contrasti e contrari; l’amore che si traforma in ferite, la passione che ben presto diventa un graffio sull’anima, gli occhi che brillano di felicità e in un lampo, quasi come i temporali estivi non previsti, lasciano spazio a lacrime amare che scendono rapide dall’iride.

Una storia, portata in scena attraverso il balletto,  di cui si conosce già il rancido sapore, un sentimento malato e perverso, retaggio di una cultura patriacarle, che scambia troppo facilmente l’amore con il possesso e il desiderio con il dominio in un crescendo di soprusi e abusi che sfociano poi in tragedia. Ed è proprio qui che interviene il movimento, il corpo che si muove e si dimena, la danza e i suoi leggiadri passi che cercano di valicare la voce rotta dal pianto e denunciare la violenza e la prevaricazione subita.

Il corpo diventa così urlo che squarcia il silenzio di una società martoriata dal femminicidio, una rivolta sentita e voluta che incrimina ogni tipo sopruso.

Annabella Muraca

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