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Torna la FAI Marathon: la Milano che cambia in un itinerario a Citylife

Domenica 16 ottobre torna, per il quinto anno consecutivo, FAImarathon, la Giornata d’Autunno organizzata dal Fondo Ambiente Italiano in cui sarà possibile visitare 600 luoghi solitamente inaccessibili, oppure poco conosciuti, su tutto il territorio nazionale. Oltre 3500 volontari del FAI guideranno il pubblico in itinerari tematici ed eventi speciali in 150 città italiane.

A Milano saranno visitabili più di 10 luoghi, tra palazzi, chiese, teatri e cortili.

Si parte dalla storica villa Necchi Campiglio, in realtà un bene di proprietà del FAI visitabile tutto l’anno, e si prosegue con un itinerario dedicato a Metanopoli, tra urbanistica e architettura a San Donato.

Ma è nella zona della vecchia Fiera che si concentrano gli appuntamenti più interessanti. L’itinerario “Radici contemporanee – Il quartiere Fiera, storia di una trasformazione” mostra, infatti, le stratificazioni architettoniche che testimoniano più di un secolo di vita in un quartiere che, per la sua vocazione al cambiamento, può essere considerato un simbolo della città. Dopo la riconversione della vecchia Piazza d’Armi – una delle sedi del primo Expo milanese, nel 1906 – il quartiere si sviluppò intorno alla storica Fiera Campionaria: la passeggiata dei volontari FAI farà, quindi, tappa in piazza Giulio Cesare, con la sua fontana delle 4 stagioni, progettata nel 1927 in contemporanea ai lavori di costruzione della Fiera.

Grazie al FAI sarà possibile visitare un altro luogo storico, normalmente inaccessibile: l’ex Padiglione Tre della vecchia Fiera. L’edificio è stato, negli anni, un padiglione espositivo, il primo palazzetto dello sport di Milano (1923) e la sede temporanea del Teatro alla Scala ed è, oggi, l’unico sopravvissuto all’ultima trasformazione della zona, che ha portato alla demolizione del polo fieristico e alla nascita di Citylife. La nuova Milano è una città (anche) verticale: l’itinerario prosegue a Piazza Tre Torri, dove lo sguardo si alzerà verso il grattacielo Isozaki, con i suoi 209 metri di altezza, e il suo vicino firmato da Zaha Hadid (la terza torre, di Libeskind, è ancora in costruzione).

Sarà visitabile anche il velodromo Vigorelli, lo storico impianto sportivo che ha ospitato gare ciclistiche, record dell’ora e concerti (tra gli altri: Beatles nel 1965, Led Zeppelin nel 1971; Clash e Ramones nel 1981).

A pochi passi di distanza, il Portello è un altro esempio di radicale mutamento urbanistico: dopo la chiusura degli stabilimenti Alfa Romeo, la zona è stata negli ultimi anni riqualificata, con due interventi significativi, il parco, progettato da Jencks e Kipar, e la piazza Gino Valle, la più grande di Milano, che ospita un bassorilievo di Emilio Isgrò, nonché CasaMilan.

Altre tappe dell’itinerario sono la villa Faccanoni-Romeo di via Buonarroti, residenza privata della famiglia Romeo ed esempio di liberty milanese, trasformata negli anni ’60 in clinica (l’attuale clinica Columbus) dall’architetto Giò Ponti, e la chiesa di sant’Ildefonso, in piazzale Damiano Chiesa, progettata dall’architetto Carlo De Carli.

 

Articolo di Lorenzo Giantin

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