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L’Academy di tennis del Quanta Club vista da Marco Brigo, direttore sportivo

L’Academy di tennis del Quanta Club vista da Marco Brigo, direttore sportivo.

Al Quanta Club, uno dei club sportivi più rinomati di Milano, ha da poco preso il via un progetto estremamente interessante: una nuovissima Academy di tennis. Si tratta di un programma che punta a formare le prossime generazioni di professionisti del tennis, passando loro anche quei valori sportivi che da sempre animano tutte le attività del Club.

Per conoscere appieno questa iniziativa, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Marco Brigo, il direttore sportivo della Tennis Academy del Quanta Club. Brigo si è dedicato al tennis fin dall’infanzia, trovando la sua vocazione nell’allenamento delle giovani generazioni di tennisti. Nel 2016 ha avviato una sua scuola di tennis e nel 2020 ha aperto la MXP Tennis Academy insieme a Fabio Chiappini. La loro passione per il tennis li ha portati poi a unire le forze proprio con il Quanta Club e il suo presidente, Riki Tessari, e ad aprire l’Academy professionale, partita lo scorso primo settembre.

Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa nuova opportunità in città.

Cosa caratterizza l’offerta tennis del Quanta Club?

La peculiarità dell’offerta del Quanta Club, spiega Marco Brigo, è “la trasversalità nella metodologia di insegnamento, che va quasi a piramide inversa. Si parte dall’alto, dall’Academy dove si allenano i giocatori professionisti”.
L’ingresso nell’Academy è basato su progetti individualizzati, mirati a valutare gli obiettivi e il percorso di ciascun giocatore, ponendo una forte enfasi sulla qualità rispetto alla quantità. L’obiettivo, infatti, è quello di riconoscere e valorizzare i talenti nelle loro individualità e caratteristiche uniche, coltivando ognuno di essi attraverso un percorso personalizzato e aiutandoli a raggiungere i propri obiettivi. Per questo, l’Academy non prevede un percorso standardizzato o rigidamente scandito dall’età.

“Lo stesso metodo di lavoro ispira anche tutte le altre attività, che da lì derivano: l’Agonistica Under, l’Avviamento, il Mini-tennis, la Propedeutica, ma anche il settore adulti, che comprende un settore agonistico molto interessante”, ci racconta Marco Brigo.

Le attività del Club, del resto, includono un ampio spettro di discipline e livelli, che nel caso più specifico del tennis vanno dalla formazione didattica alle competizioni amatoriali e agonistiche. I bambini e gli adulti hanno dei circuiti dedicati, e gli agonisti ricevono un sostegno specifico per la loro partecipazione a gare e tornei. Il Club è impegnato a far funzionare il tutto in modo sinergico, per diffondere l’approccio dell’Academy a tutti i livelli. L’obiettivo condiviso è proprio quello di “trasmettere gli stessi valori, la stessa mentalità e il medesimo metodo di lavoro a tutti, creando una visione coerente e unificata”.

Quali sono i valori dell’Academy del Quanta Club?

Professionalità, lavoro, rispetto e metodo”, risponde immediatamente Marco Brigo. “All’Academy alleniamo per prima cosa dei professionisti e ci aspettiamo di avere dei professionisti in campo, che abbiano 11 o 30 anni. Essere un professionista non è collegato a essere il numero 1 o il 500, ma all’interiorizzare un metodo che ti distingue dagli altri, basato su valori importanti, che si riflettono poi sullo stile di gioco”.

Questo metodo di lavoro specifico si sviluppa attraverso il rispetto del proprio team e dei propri compagni di allenamento, ma anche della struttura ospitante e dei doveri che ci si assume nel fare un percorso di questo tipo. Inoltre, è fondamentale anche il senso di gratitudine verso coloro che stanno offrendo al giocatore l’opportunità di intraprendere questo percorso (come la famiglia, la struttura ed eventuali sponsor).
Il punto di partenza e, allo stesso tempo, l’obiettivo? La competizione. Come racconta Marco Brigo: “Fabio Chiappini, il direttore tecnico del Quanta Club, dice sempre che, per un genitore, il momento in cui il figlio entra in campo e gioca una partita è una vittoria. Infatti, se un genitore riesce a far arrivare il figlio a entrare in una competizione, vuol dire che lo ha preparato, che gli ha dato un vantaggio come persona, che ha già sviluppato un metodo di lavoro specifico che gli sarà utile per tutta la vita”.

Qual è il valore della competizione nel tennis?

“Per noi, tutto parte dalla competizione, che è uno strumento di lavoro fantastico”, spiega Marco Brigo. “Spesso viene vista in maniera malsana, ma si tratta della base di partenza dell’allenamento. Allenarsi per prepararsi alla competizione rende l’allenamento coinvolgente, divertente e stimolante, con tutti i benefici che ne derivano”.
Al Quanta Club, la competizione diventa parte di un circolo virtuoso e costituisce la base di partenza dell’allenamento e della mentalità dei futuri professionisti. Si tratta di un approccio che va al di là della semplice gara e abbraccia tutto ciò che serve per affrontare quel momento decisivo: mantenere l’impegno con serietà e perseveranza, dare il massimo di sé e agire sempre con sportività.
La competizione è preparazione alla vita. È vero, nella vita si vince o si perde e, spesso, il valore di quello che si fa viene giudicato in questi termini, ma non è questa la misura della qualità. Se hai dato tutto te stesso, se hai rispettato il gioco, gli obiettivi e il metodo: solo allora hai vinto.” Questo concetto è essenziale e permea l’intero ambiente del Quanta Club, sia nell’Academy che nelle attività di base.

Quali sono gli obiettivi dell’Academy?

L’Academy si concentra sulla formazione di professionisti, insegnando loro il senso del dovere e un metodo di lavoro che li distingua dagli altri. Questo obiettivo, ci ha spiegato Marco Brigo, si articola in vari aspetti, tra cui l’eccellenza nelle competizioni e l’organizzazione di eventi sportivi di rilevanza internazionale. Il Club si impegna a eccellere nell’attività dei campionati a squadre: infatti, il Quanta Club vanta già due squadre nella categoria B1 e una nella B2. Adesso, l’ambizione è certamente arrivare la Serie A.

Ma c’è di più: il Club guarda oltre i confini nazionali, con l’entusiasmante progetto di organizzare un evento sportivo a carattere internazionale, che potrebbe coinvolgere categorie come i juniores, il tennis maschile o femminile. È una strada lunga, ma traspare chiaramente la volontà di raggiungerla con determinazione.

Qual è il valore aggiunto di imparare a giocare a tennis al Quanta Club?

“Il progetto di collaborazione con il Quanta Club,” spiega Marco Brigo, “è nato perché il Club ha una struttura incredibile,” che comprende campi all’aperto e al coperto, numerose superfici di gioco, una palestra, un centro medico specializzato e altre strutture che sono essenziali per lo sviluppo degli atleti. “Per fare e crescere nello sport, oltre che dei bravi tecnici servono le strutture, che nella crescita di un atleta fanno la differenza”. Il Quanta Club mette davvero a disposizione di tutti i suoi atleti una vasta gamma di servizi e infrastrutture che vanno oltre il semplice insegnamento tecnico, supportando gli atleti in ogni aspetto del loro sviluppo, dalla condizione fisica alla gestione delle competizioni, in una posizione geografica ottimale.

Non solo: non si può sottovalutare l’importanza del percorso. “Nel corso del tempo, la maggior parte dei ragazzi che giocano a tennis si trovano a dover cambiare ogni anno o due la loro struttura di riferimento perché le loro esigenze cambiano e la struttura non è in grado di offrire un servizio adeguato per seguirli lungo tutto il loro percorso. All’interno del Quanta Club, invece, potenzialmente, porti un bambino di 6 anni a imparare a giocare a tennis e, se tutto va bene e il bambino mostra la giusta predisposizione, può essere seguito per poi pensare anche di entrare in Academy e arrivare a un futuro da professionista”.

L’Academy di tennis del Quanta Club vista da Marco Brigo, direttore sportivo

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