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Cremona, Percorso sulla ripresa dell’attività didattica in presenza

Cremona, 2 febbraio 2021 – Il tema della scuola è troppo importante per essere oggetto di polemiche di parte ed è necessario uno sforzo comune per accompagnare il più possibile tutti i processi che caratterizzano questo momento così difficile: infatti, l’ordine del giorno che riguarda la relazione tra pandemia e scuola, approvato il 18 dicembre 2020 dal Consiglio Comunale, è stato condiviso da tutti i gruppi. Sono pertanto state avviate le azioni previste in quel documento per favorire la ripresa in presenza dell’attività didattica che riguardano interlocuzioni con istituzioni che hanno responsabilità e competenze diverse come nel caso del trasporto scolastico.

Come è noto, con legge n. 6 del 2012, la Regione ha affidato il ruolo di programmazione del trasporto pubblico locale all’Agenzia di bacino, che nel nostro caso è l’Agenzia per il trasporto pubblico locale di Cremona e Mantova. E’ l’Agenzia che stipula i contratti con le aziende del trasporto per conto di Provincia e Comune. La competenza del Comune per il trasporto scolastico arriva solo alla secondaria di primo grado. Detto questo, è ovvio che il nostro interesse è rivolto anche al trasporto extracomunale per le ricadute sull’intero sistema scolastico cittadino.

La stesura del piano per il trasporto scolastico in base all’evoluzione dell’emergenza sanitaria è di competenza del Prefetto e, degli esiti dei lavori del tavolo che deve definire tale piano, lavori ancora in corso, sarà dato puntuale aggiornamento così come richiesto dal Consiglio Comunale. A tale proposito si ritiene particolarmente utile e necessaria un’approfondita analisi dell’effettivo utilizzo del trasporto scolastico in relazione all’aumento dei mezzi già messi a disposizione, utilizzo che può essere concretamente monitorato con il rientro in presenza delle scuole secondarie del 50% avvenuto solo a partire dal 25 gennaio. Altro aspetto da tenere presente è che il DPCM del 14 gennaio introduce, per quanto concerne la didattica in presenza, un criterio di gradualità, partendo da un minimo del 50% sino ad un massimo del 75% degli studenti, senza stabilire vincoli rigidi.

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Coerentemente con gli indirizzi del Consiglio Comunale è stato inoltre portato ad ATS Val Padana – istituzione che ne ha la responsabilità – il tema del tracciamento e della prevenzione dei contagi in ambito scolastico, attraverso l’utilizzo, a scopo preventivo, di tamponi rapidi come già sta avvenendo in alcune regioni. L’ATS ha comunicato che è di prossima emanazione una delibera della Giunta regionale che potrebbe prevedere accordi con le farmacie per la somministrazione periodica di test rapidi al personale della scuola e agli studenti.

Tuttavia, trattandosi di processi in corso, la restituzione doveva avere i tempi necessari per dar conto dell’evoluzione dei percorsi in atto, nel rispetto delle competenze e delle autonomie delle diverse componenti da coinvolgere.

In ogni caso saranno i capigruppo consiliari, nell’ambito dell’Ufficio di Presidenza, a stabilire la tempistica degli aggiornamenti per cui esiste sin da ora la piena disponibilità da parte mia e della Giunta.

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