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Guerra Ucraina-Russia: la Cina è favorevole a lasciare a Mosca le regioni annesse

Ucraina: "qualsiasi scenario che non preveda la liberazione di tutti i territorio dell'Ucraina equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia"

Guerra Ucraina-Russia: la Cina è favorevole a lasciare a Mosca le regioni annesse

“Qualsiasi ‘scenario di compromesso’ che preveda la non liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui periodicamente parlano ‘fonti anonime’ nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo ‘scenario mediatico russo’ e a prolungare il conflitto?”. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

L’inviato cinese per l’Ucraina, Li Hui, ha lasciato -nella giornata di ieri, 26 maggio 2023- senza fare dichiarazioni il ministero degli Esteri a Mosca dopo un colloquio con il ministro russo Serghei Lavrov, lo riferisce l’agenzia Tass.

Al momento non vi è alcuna notizia su eventuali altri incontri che Li Hui potrebbe avere con altri dirigenti russi, tra cui il presidente Vladimir Putin.
Alla Russia andrebbe lasciato il possesso delle parti dell’Ucraina che occupa ora, ovvero delle regioni annesse. E’ il messaggio che Li Hui, l’inviato cinese per l’Ucraina, avrebbe recapitato all’Europa nel corso della sua visita di questi giorni. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari europei.

La Cina sostiene i Paesi europei nel rafforzamento della “loro autonomia strategica e nell’attuazione degli sforzi per la stabilità a lungo termine del continente europeo”. E’ quanto ha detto l’inviato speciale Li Hui sulla crisi ucraina, incontrando giovedì a Bruxelles Frederic Bernard (capo di gabinetto del presidente del Consiglio Charles Michel) ed Enrique Mora (capo di gabinetto dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell) con cui ha “scambiato opinioni su questioni quali la soluzione politica della crisi ucraina e le relazioni Cina-Ue”. Li, si legge in una nota della diplomazia di Pechino diffusa in serata, “ha esposto la posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina”, rimarcando che “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale sulla vicenda ucraina, promuovendo attivamente colloqui di pace. La Cina e l’Ue hanno molto consenso su questo tema“. Quest’anno, prosegue la nota, “ricorre il ventesimo anniversario dell’istituzione del partenariato strategico globale Cina-Ue” e Pechino “è disposta a collaborare per attuare l’importante consenso raggiunto dai leader delle due parti e per rispondere all’incertezza della situazione internazionale con la stabilità delle relazioni Cina-Ue”.

Li Hui
Li Hui

Le forze armate russe hanno bombardato l’area attorno al villaggio di New York, nella regione di Donetsk, lanciando una bomba Fab-250, ordigno molto comune per gli attacchi russi all’Ucraina. Una persona è rimasta ferita. Lo riporta su Telegram Pavel Kirilenko, capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk. “Nella città sono stati danneggiati 3 grattacieli, un asilo, un ambulatorio, un cinema e una palestra” scrive Kirilenko aggiungendo che “si tratta di un altro attacco mirato contro i civili, un altro crimine di guerra commesso dai russi nella regione di Donetsk”.
Sale a due morti e trenta feriti il bilancio del bombardamento russo di Dnipro avvenuto l’altra notte. Lo riferisce Suspilne, l’emittente statale ucraina citando il governatore della regione, Serhiy Lysak. Il missile russo che ha colpito una clinica ha ucciso un uomo di 69 anni ha aggiunto Lysak, mentre un altro cadavere è stato estratto dalle macerie.

Il capo del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, ha affermato che la Russia non può ottenere la vittoria sull’Ucraina con mezzi militari. A suo parere, invece, l’Ucraina è in grado di liberare tutti i suoi territori.

Parlando dopo il 12° vertice di Ramstein che si è tenuto il 25 maggio 2023, il generale statunitense ha aggiunto che l’obiettivo strategico della Russia – un cambio di governo a Kiev – è fallito un anno fa quando le truppe russe non sono riuscite a prendere Kiev. Tuttavia, è improbabile che la liberazione avvenga nel prossimo futuro e i combattimenti futuri saranno “difficili e sanguinosi”.

Il governo tedesco ha chiesto all’emissario cinese Li Hui di “fare pressione” sulla Russia affinché ritiri le sue truppe dall’Ucraina, lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, mentre il diplomatico cinese è impegnato in un tour di una settimana in Europa, che include visite in Ucraina, Polonia e Francia.

Mercoledì Li aveva incontrato in Germania il Segretario di Stato tedesco, Andreas Michaelis.

“Lo scambio di opinioni sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha focalizzato questa intensa discussione”, ha detto ai giornalisti Christian Wagner, portavoce del ministero degli Esteri.

“La Cina, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha la responsabilità speciale di svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace e della sicurezza nel mondo”, ha aggiunto il portavoce.

“La Germania ha anche invitato la Cina a fare pressione sulla Russia affinché cessi immediatamente il suo attacco e si ritiri completamente dall’Ucraina”, ha ribadito il diplomatico tedesco.
“L’ambasciatore Pier Francesco Zazo ha incontrato Oleksiy Chernyshov, amministratore delegato di Naftogaz of Ukraine. Le aziende italiane sono invitate a contribuire al miglioramento della capacità ucraina di produzione ed esportazione di idrocarburi, dell’uso degli impianti di stoccaggio e dello sfruttamento delle rinnovabili, a tutela della sicurezza energetica europea”, fa sapere l’ambasciata italiana in Ucraina.

Gli Stati Uniti sono ”ipocriti e falsi” quando sostengono di ”non incoraggiare gli attacchi ucraini contro la Russia”. E questo perché ci sono ”le prove dell’uso di armi e attrezzature fornite dal Pentagono alle Forze armate dell’Ucraina per preparare e portare a termine atti terroristici da parte di militanti ucraini”. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, che,  ha convocato diplomatici americani per esprimere una ”forte protesta” e definire ”inaccettabili” le affermazioni del consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan in merito agli attacchi ucraini in Crimea. ”Gli Stati Uniti non hanno posto limiti all’Ucraina su come agire sul proprio territorio’‘, aveva detto Sullivan in una intervista alla Cnn.

“Le azioni ostili degli Stati Uniti, che da tempo fanno parte del conflitto, hanno fatto precipitare le relazioni russo-americane in una crisi profonda e pericolosa, carica di conseguenze imprevedibili”, ha aggiunto il ministero degli Esteri russo. ”E’ tempo che Washington impari che qualsiasi forma di aggressione contro la Russia continuerà a incontrare la più forte resistenza”, ha riferito.

Le autorità russe hanno denunciato anche attacchi nelle regioni meridionali di Rostov e Krasnodar, vicino alla frontiera con l’Ucraina. A Krasnodar, alle 4 ora locale si è udita una forte esplosione. A quanto ha scritto su Telegram il governatore regionale Veniamin Kondratyev, si è trattato dello “schianto di due droni” che hanno danneggiato alcuni edifici nel centro della città ma non hanno causato vittime né danni a “infrastrutture critiche”.

Il governatore di Rostov, Vasili Golubev, ha invece accusato gli ucraini di aver lanciato un missile contro la località di Morozovsk.

Intanto, nelle indagini sulle esplosioni dei gasdotti Nord Stream, aumentano le tracce che conducono all’Ucraina. È quello che scrive der Spiegel, in un’anticipazione del numero del prossimo weekend, in cui si citano dettagli emersi dalle investigazioni dell’anticrimine federale tedesco.

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