Firenze, a Palazzo del Pegaso uno striscione con i volti delle vittime del regime iraniano
Mazzeo: «Un messaggio forte e condiviso da tutte le forze politiche per ribadire che non ci voltiamo dall’altra parte»
Firenze, a Palazzo del Pegaso uno striscione con i volti delle vittime del regime iraniano.
Nel cortile di Palazzo del Pegaso, a Firenze, sede del Consiglio regionale della Toscana, è stato appeso uno striscione con i volti, i nomi e l’età dei condannati a morte dal regime iraniano.
L’evento fa seguito alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 7 dicembre, con cui si è preso l’impegno a intraprendere iniziative di sensibilizzazione, anche mediante l’esposizione di idonei materiali all’esterno delle sedi consiliari, finalizzate a dimostrare la vicinanza delle istituzioni e a sostenere in modo sempre più incisivo la causa del popolo iraniano.
«Dal Consiglio regionale della Toscana parte un messaggio forte e condiviso da tutte le forze politiche – ha affermato il Presidente Antonio Mazzeo –. “Non restiamo in silenzio”. Quello che sta accadendo in Iran in questo momento è drammatico. La Toscana è stata la prima Regione al mondo nel 1786 ad abolire la pena di morte. Pensare che oggi chi protesta per avere più diritti e più libertà viene barbaramente ucciso, dà il segno che c’è ancora tanto da fare. Questo striscione è un gesto simbolico per ribadire che non vogliamo voltarci dall’altra parte, dobbiamo lavorare perché la pena di morte sia eliminata da tutti i paesi del mondo. Si tratta di una battaglia di civiltà e tutti, media compresi, dobbiamo alzare i livelli di attenzione. Anche per questo lavoriamo al fianco del movimento “Donna. Vita. Libertà”che tenta con forza di raccontare ciò che sta accadendo».
Riproduzione riservata © Copyright La Milano