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La Spezia, presentato il progetto per la ristrutturazione dell’impianto di depurazione Stagnoni

Il Sindaco Pierluigi Peracchini afferma: "Un salto in avanti, servirà fino 130mila utenti, nella prospettiva di un aumento della popolazione, pronti ad accogliere le esigenze future

La Spezia, presentato il progetto per la ristrutturazione dell’impianto di depurazione Stagnoni.

È stato presentato questa mattina a Palazzo Civico il progetto per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione agli Stagnoni. Hanno il illustrato il progetto il Sindaco della Pierluigi Peracchini, Marco Casarino, Direttore A.T.O. Idrico EST Provincia della Spezia e Marco Fanton, Direttore di Acam Acque.

“L’operazione mare pulito alla Spezia presupponeva anche la riqualificazione dell’impianto di depurazione degli Stagnoni che sarà realizzato in 39 mesi con un investimento da oltre 36 milioni di euro – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione e che sarà già in funzione fra due anni per depurare le acque utilizzabili anche in agricoltura. Dopo quarant’anni un salto tecnologico fondato sul risparmio energetico, sul risparmio idrico e sulla tutela dell’ambiente. Un salto in avanti fondamentale per tutti gli spezzini perché servirà fino a un massimo di 130mila utenti, e quindi anche nella prospettiva di un aumento della popolazione del nostro territorio saremo già pronti ad accogliere le esigenze della Spezia del futuro. Un progetto importante che si affianca ai numerosi interventi nelle fognature che sono stati realizzati in questi mesi: ricordo quelle del Canaletto, Fossamastra, Pagliari, Valdellora, Mazzetta, viale Amendola, e ora il collegamento di Muggiano e Pitelli al depuratore. Una visione nuova, a tutela dell’ambiente a trecentosessanta gradi, e un salto in avanti per la qualità delle nostre acque importantissimo.”

“Questa è un’occasione per risolvere un problema: attualmente abbiamo un impianto che ha la capacità di 100mila abitanti vecchio di quarant’anni fa e quindi con tecnologie vetuste – dichiara Marco Casarino, direttore dell’ATO – Quello presentato oggi è un impianto, invece, progettato per trattare il fabbisogno di circa 130mila persone, tratta a regime 20milioni di litri di acqua di depurazione ogni giorno e ha una tecnologia a membrana che consente di avere come deflusso anche acqua utilizzabile in agricoltura, e quindi acqua che può essere confluire nel nostro Golfo tranquillamente”

La necessità degli interventi di ristrutturazione dell’impianto è dettata principalmente:

  • dal bisogno di assicurare una migliore e stabile efficienza depurativa;
  • dalla condizione di conservazione degli impianti;
  • dall’incremento previsto dei carichi afferenti all’impianto;
  • dal contesto attuale del settore della depurazione e dalle opportunità di sfruttamento delle risorse di scarto dell’impianto (fanghi di depurazione) per l’autoproduzione di energia elettrica.

Le opere di adeguamento dell’impianto Stagnoni sono funzionale al perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Superare le criticità relative all’obsolescenza delle strutture impiantistiche.
  • Garantire un trattamento efficiente ed affidabile anche in condizioni di aumento del carico in ingresso.
  • Permettere il rispetto dei limiti per il riutilizzo del refluo depurato (soluzioni tecnologiche che permettano un riutilizzo dell’acqua depurata) con ricadute favorevoli al risparmio idrico.
  • Contenere e trattare efficacemente le emissioni odorigene.
  • Garantire il risparmio e l’efficientamento energetico.
  • Ottenere autoproduzione di energia elettrica.
  • Ottimizzare la gestione e la manutenzione delle opere.

SOLUZIONI PRIMARIE PREVISTE DAL PROGETTO

  • Incremento della potenzialità di impianto a 130.000 abitanti equivalenti rispetto ai circa 90.000 attuali.
  • Capacità di trattamento di reflui pari a 30.000 metri cubi/giorno.
  • Aumento dei volumi di processo disponibili.
  • Digestione anaerobica dei fanghi primari e secondari, con recupero di biogas.
  • Cogeneratore da circa 300 kW per produzione energia elettrica (autoconsumo).
    (L’utilizzo del biogas viene previsto a consumo interno per produzione di energia elettrica. La soluzione permette di auto consumare l’energia prodotta).

DURATA E MODALITA’ DEI LAVORI

  • La durata degli interventi di ristrutturazione dell’impianto sarà di 39 mesi.
  • La progettazione ed in particolare la sequenza delle attività di cantiere sono state studiate con lo scopo di mantenere sempre in attività una parte dell’impianto con le attuali condizioni di funzionamento.
  • Dopo circa 25 mesi dall’apertura dei cantieri all’interno dell’area dell’impianto, sarà operativa la nuova linea di depurazione delle acque.
  • Nei successivi circa 14 mesi e fino al termine dei collaudi si realizzerà la filiera della digestione anaerobica delle sostanze organiche con recupero di gas, di calore e di energia.

QUADRO ECONOMICO DI SPESA
L’investimento stimato è previsto in: 36.500.000 €

STUDIO PROGETTUALE ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO PER LA DEFINIZIONE DELLO SCENARIO DI INSERIMENTO TERRITORIALE

Riduzione della superficie di terreno impermeabile (fondo in asfalto, cemento, etc.)

  • Oggi la superfice impermeabile è di 7.300 metri quadri e quella permeabile 3.800 metri quadri, ovvero il 66% impermeabile ed il 34% permeabile;
  • In seguito la superfice impermeabile sarà di 4.000 metri quadri e quella permeabile 7.100 metri quadri, ovvero il 30% impermeabile ed il 70% permeabile.

Aumento delle aree verdi

  • Oggi nell’impianto vi sono 3.800 metri quadri di area verde, ovvero il 34% del territorio;
  • In seguito nell’impianto vi saranno 7.100 metri quadri di area verde, ovvero il 70% del territorio.

 

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