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Riforma del diritto di famiglia: DDL Pillon

Il Disegno di legge “Pillon” che prevede rilevanti novità in materia di affido condiviso, mantenimento diretto della prole e garanzia di bigenitorialità, con doppia residenza per i figli.

Moltissime le novità di discussione, che andranno a sostituire l’attuale art. 337 ter del Codice Civile ed a “rivoluzionare” molti degli attuali orientamenti della giurisprudenza.

Tra le novità previste, scatterà l’obbligo l’obbligo della mediazione familiare in caso di minori (procedura che comporterà un aumento dei costi a carico delle parti), verrà eliminato il principio dell’assegnazione della casa familiare (salvo, in via eccezionale, ma con obbligo di corrispondere una indennità di occupazione che, sarà soggetta a tassazione, all’altro coniuge) e scomparirà l’assegno di mantenimento a favore del genitore con minori possibilità economiche.

Pur ritenendo come la volontà alla base del disegno di legge fossero più che positive, da molti arrivano critiche di vario tipo.

In particolare, oltre ad aver timori relativi al sicuro aumento dei costi per le separazioni a seguito dell’introduzione della figura del mediatore, per molti è una riforma più nell’interesse dei genitori che a reale tutela dei minori, considerato quasi un “bene di scambio”.

Indubbiamente il discorso è molto complesso e delicato ed un lungo lavoro degli operati tecnici e giuridici sarà necessario.

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