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Sassari, la “Cavalcata Sarda” è finalmente tornata

Appuntamento domenica 4 settembre

Sassari, la “Cavalcata Sarda” è finalmente tornata.

2mila persone in rappresentanza di 60 Comuni della Sardegna, più di 30 coppie a cavallo. E ancora: un corteo di cavalli provenienti da 25 Comuni e composto da 280 tra amazzoni e cavalieri. Più di trenta, poi, i gruppi che si esibiranno in canti e balli. Sono soltanto alcuni dei numeri della 71esima edizione della Cavalcata Sarda che quest’anno, in via eccezionale ma non per la prima volta, si tiene a settembre, domenica 4.

Tutti i particolari sono stati presentati ieri dal sindaco di Sassari Nanni Campus e dalla assessora alla Cultura Laura Useri, durante una conferenza stampa a Palazzo Ducale.

La scelta di spostare la data dell’evento si è resa necessaria per il protrarsi dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da covid. L’Amministrazione comunale ha deciso di non rinunciare all’organizzazione, ma di spostarla nella prima data utile. 

«Abbiamo optato per una formula concentrata, ma non per questo meno spettacolare, che unisce cultura, musica e identità – precisa l’assessora alla Cultura Laura Useri -. L’organizzazione della Cavalcata ha richiesto un grande impegno organizzativo che ha visto in prima linea il Comune di Sassari, nonostante le sole tre settimane che, in via eccezionale per quest’anno, separano i Candelieri dalla Cavalcata».

Non è la prima volta che la Cavalcata si svolge a settembre, ma bisogna fare un salto indietro di settant’anni esatti, fino al 1952: quell’anno l’evento era stato rimandato a causa di problemi organizzativi. Si trattava della seconda edizione della versione “moderna” dell’evento. Infatti le edizioni, ancora oggi, si contano a partire dal 1951, anno in cui la manifestazione fu appositamente organizzata in onore dei 600 partecipanti al XV congresso nazionale del Rotary Club e non più Reali e nobili come nei secoli passati. 

Le radici storiche della Cavalcata Sarda infatti rimandano alle cavalcate per le vie della città in onore dei regnanti come quella svoltasi nel 1899 per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II in piazza d’Italia, alla presenza del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia. Sono da ricordare anche le edizioni del 1929 e del 1939, organizzate in occasione della visita di esponenti della casa reale.

Il Comune di Sassari ha infatti curato l’organizzazione della manifestazione in tutti i suoi aspetti: dalla pianificazione delle attività sulla base alle risorse disponibili, alla selezione dei gruppi partecipanti, dalla campagna promozionale, agli interventi di decoro urbano, dalla gestione della viabilità e dell’area mercatale all’affidamento dei servizi per la sicurezza, l’emergenza sanitaria, gli allestimenti lungo il percorso, per concludere con le attività di gestione e coordinamento della sfilata e della serata dei canti e della danze tradizionali. 

È stata prestata particolare attenzione al rispetto dei principi di sostenibilità e accessibilità del settore turistico promossi dal Ministero del Turismo: tra le iniziative adottate, l’utilizzo di bicchieri compostabili per la somministrazione dell’acqua – così come già previsto anche dal regolamento comunale – e un minore utilizzo di energia elettrica al fine di contenere le emissioni nocive.

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