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Piacenza, la cultura riparte con il Concorso Bettinardi, a febbraio le finali

Il concorso per giovani talenti del Jazz italiano abbinato al Piacenza Jazz Fest

Piacenza, la cultura riparte con il Concorso Bettinardi, a febbraio le finali.

Il Piacenza Jazz Fest riparte dalla nuova edizione del Concorso Bettinardi. I primi tre sabati del mese di febbraio si svolgeranno le finali dedicate alle tre sezioni in cui è suddiviso il Concorso Nazionale per Giovani Talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, collegato al festival che invece si terrà in autunno come le passate ultime edizioni. Il Concorso è arrivato alla sua XIX edizione, grazie all’immancabile sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e da quest’anno anche grazie al contributo del Comune di Piacenza attraverso il bando “Piacenza riparte con la Cultura”, oltre al supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy e il patrocinio dell’Editoriale Libertà.
Il Concorso Bettinardi è da sempre parte integrante del festival. Nel cartellone principale, accanto ai grandi nomi che si sono già fatti strada nel mondo della musica, ci sono sempre stati i vincitori dell’edizione precedente. Loro caratteristica comune è quella di essere giovani musicisti talentuosi e straordinariamente bravi da un punto di vista tecnico (ma anche mostrare buona maturazione espressiva e doti creative) che devono trovare l’occasione per sperimentarsi davanti a pubblico e critica e costruirsi quelle esperienze che li porteranno a essere gli artisti di domani.
Il contest gode di una forte promozione su scala nazionale basata su social e altri canali internet, pagine pubblicitarie su riviste nazionali di settore e l’invio di locandine e depliant a tutte le scuole di musica e i conservatori italiani.
La prima parte del lavoro legato al Concorso avviene a porte chiuse, tramite un’accurata selezione delle demo che pervengono alla giuria da ogni parte d’Italia. Lavoro che quest’anno è stato particolarmente oneroso, visti i numeri e la qualità decisamente alta delle proposte pervenute.
Sulla base di questa prima valutazione si arriva alla definizione dei finalisti per ciascuna sezione – Solisti, Gruppi e Cantanti – che si presenteranno dal vivo sul palco del Milestone Live Club, il locale di musica dal vivo dell’associazione, con tre brani a loro scelta tra cui sarà obbligatorio anche uno standard, davanti al pubblico e alla giuria.
Prima di questo, però, esiste un’opera di tutoraggio da parte di musicisti e docenti esperti, con il fine di guidare i finalisti, che a turni alterni raggiungono la città di Piacenza, ad un’accurata scelta dei brani da presentare, che siano in linea con le loro doti e con il requisiti tecnico-linguistici posseduti. Inoltre i finalisti si prepareranno alla loro esibizione anche nei giorni precedenti la finale.
Fondamentale sarà il lavoro che svolgeranno le diverse giurie di esperti chiamate a esprimere il loro parere sull’esibizione e le capacità tecniche ed espressive di ogni finalista, arrivando a decretare i primi due classificati di ogni sezione. I giurati sono stati individuati sulla base delle loro competenze e della loro esperienza come esponenti del mondo del jazz italiano da diversi punti di vista, sia artistico che più tecnico.

Per la categoria dei Solisti alcuni componenti della giuria accompagneranno anche i finalisti nel corso delle loro esibizioni, come sezione ritmica, si tratta di ottimi musicisti come il pianista Roberto Cipelli, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Massimo Manzi. A presiedere questa giuria sarà uno tra i più illustri professionisti jazz di Piacenza, il M° Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, e gli altri membri saranno Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, il critico musicale Giancarlo Spezia, il direttore della rivista “Musica Jazz” Luca Conti e l’esperto di musica afroamericana e docente della Milestone School of Music Giuseppe “Jody” Borea.

Per i Gruppi la Giuria sarà presieduta dal saxofonista, compositore e insegnante al conservatorio di Milano Tino Tracanna, coadiuvato nella scelta dal M° Giuseppe Parmigiani, da Jody Borea, dai giornalisti e critici musicali Oliviero Marchesi (Cairo Editore), Aldo Gianolio (Jazzit), Pietro Corvi per il quotidiano “Libertà” e Paolo Menzani per “Piacenza Sera”.

Infine per i Cantanti la giuria sarà presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del jazz italiano e insegnante al conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani e dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori.

Al vincitore dei Solisti e dei Cantanti andrà un assegno del valore di 1.200 euro oltre all’ingaggio al Piacenza Jazz Fest dell’anno successivo, mentre per il secondo classificato l’assegno sarà del valore di 600 euro. Più alta la cifra per i Gruppi: al primo andrà un premio di 1.600 euro, oltre all’ingaggio al Piacenza Jazz Fest, e un assegno di 800 euro per il secondo posto.
Per tutti i vincitori anche una forte visibilità in due pagine promozionali sulle riviste nazionali di settore “Jazzit” e “Musica Jazz”, una targa attestante il risultato conseguito e, ai primi classificati, una targa ricordo dell’Editoriale Libertà.
Per ognuna delle finali è previsto anche un “Premio del Pubblico” che sarà invitato a votare e a decretare la consegna di una targa attestante il favore popolare, sempre molto gradita a chi la riceve.
I finalisti di quest’anno hanno tutti un brillante curriculum, oltre ad avere già tanti anni di musica alle spalle nonostante la giovane età.

Le finali si terranno al Milestone sabato 5, 12 e 19 febbraio a partire dalle 21.30 con ingresso libero.

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