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La Spezia, Cochi Ponzoni e Matteo Taranto protagonisti di “Le ferite del vento” al Teatro Civico

In anteprima nazionale venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022

La Spezia, Cochi Ponzoni e Matteo Taranto protagonisti di “Le ferite del vento” al Teatro Civico.

Con “Le ferite del vento”, testo di Juan Carlos Rubio per la regia di Alessio Pizzech, che vede protagonisti Cochi Ponzoni e Matteo Taranto, il Teatro Civico della Spezia debutta in veste di coproduttore con Società per Attori. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale venerdì 11 febbraio 2022 alle 20.45 (in replica sabato 12 e domenica 13 febbraio): un momento significativo della Stagione di Prosa, e soprattutto un ulteriore tassello di evoluzione per un teatro a tutto tondo, che non è semplicemente contenitore ma punta sempre più a diventare promotore sullo scenario nazionale.

“La prima, storica, coproduzione del Teatro Civico – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – in questi due anni di pandemia, il Civico ha fatto uno sforzo senza precedenti per diventare da contenitore di eccellenza a produttore di spettacoli di eccellenza: lo spettacolo “Le ferite del vento” è il risultato di questo grande impegno che ci eravamo presi con la cittadinanza per il quale devo ringraziare la commissione del Teatro, tutti gli uffici e la collaborazione con la Società per Attori.”

La prima coproduzione del Civico è stata presentata stamane durante la conferenza stampa sul palco del teatro. Erano presenti, oltre agli attori protagonisti, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il Presidente della Commissione di Direzione Artistica del Teatro Civico Alessandro Maggi e il regista Alessio Pizzech.

Le ferite del vento, come sottolinea Alessio Pizzech nelle note di regia, è “un racconto intenso, fatto di emozioni che ci narrano della bellezza e dello stupore quando, fuggendo dagli stereotipi, viene rimesso in gioco il significato delle parole figlio e padre”.

Il giovane Davide, alla morte di suo padre Raffaele, è costretto a farsi carico di tutte le incombenze pendenti. Frugando fra una montagna di carte, il giovane trova, però, qualcosa di inatteso, lettere d’amore indirizzate ad un uomo. Sconcertato dalla scoperta, Davide decide di andare a far visita al presunto amante del padre. L’incontro con questo anziano signore gli darà modo di scoprire verità mai immaginate. Ne nasce così un duello teatrale in cui si ricostruiscono i tratti di un uomo che il figlio stenta a riconoscere come suo padre. Carlos Rubio ci porta nel labirinto di un legame misterioso, senza limiti di spazio e tempo, che si è cementato fra Giovanni e Raffaele all’insaputa della famiglia di quest’ultimo.

“Il vento, protagonista con tutto il suo valore mitico – prosegue il regista – in questo gioco del dialogare e monologare con se stessi, tra i personaggi e con il pubblico costruisce una storia che riguarda ognuno di noi: i legami e la famiglia, e quanto sia necessario sospendere il giudizio quando parliamo d’amore”.

All’interno dello spettacolo sarà presente un importante cameo vocale di Alessandro Gassmann.

Il lavoro di Juan Carlos Rubio è stato accolto con ottime recensioni dalla stampa spagnola: per il quotidiano El Paìs si tratta di “uno dei testi più belli e commoventi visti ultimamente… Poesia e dramma si mescolano in questo spettacolo che provoca un torrente di emozioni, tenere, violente, ma soprattutto reali”.

Dopo il debutto alla Spezia, la coproduzione approderà su altri palcoscenici nazionali; queste le date della tournée:

  • 15 febbraio (ore 21) Teatro Gian Andrea Dragoni (Meldola);
  • 16 febbraio (ore 21) Teatro Eduardo De Filippo (Cecina);
  • 17 febbraio (ore 21) Teatro dell’Olivo (Camaiore);
  • 18 febbraio (ore 21) Teatro del Popolo (Rapolano Terme);
  • 19 febbraio (ore 21) Teatro Capodaglio (Castelfranco Plandisco)
  • Altri 5 giorni di repliche sono inoltre previsti dal 22 al 27 febbraio presso il Teatro Elfo Puccini di Milano.

Cochi Ponzoni

Cochi Ponzoni, pseudonimo di Aurelio Ponzoni (Milano,1941), è uno degli attori e cabarettisti più amati dal pubblico. Nel 1962 stringe il sodalizio artistico con Renato Pozzetto, da cui nasce il duo Cochi &Renato. Il loro esordio è al “Cab64” di Milano nel 1965; in seguito Cochi e Renato approdano al celebre Derby, portando sul palcoscenico una comicità stralunata e surreale, fatta di monologhi non-sense e brani dai contenuti grotteschi. In tv debuttano nel 1968 con Quelli della domenica, mentre nel 1973 conducono Il poeta e il contadino. Nel 1974 portano al successo la canzone più conosciuta del loro repertorio, E la vita, la vita e appaiono in Canzonissima. Un anno dopo il duo si scioglie: Cochi decide di fare teatro e si trasferisce da Milano a Roma. Proprio in uno spettacolo teatrale lo nota il regista Alberto Lattuada, che lo vuole con sé nel 1976 per il suo film Cuore di cane. Al cinema ha lavorato fra gli altri con Dino Risi, Alberto Sordi, Carlo Vanzina, Giorgio Capitani, Mario Monicelli, Livia Giampalmo, Alessandro D’Alatri.

In teatro ha lavorato, fra gli altri, negli spettacoli Ivan il Terribile (1979) per la regia di Ugo Gregoretti, che lo ha diretto anche in Sentimental (1988); Caro professore (1996), a fianco di Adriana Asti; La Terza moglie di Mayer al Teatro Franco Parenti nel 2002.

Il sodalizio con Renato Pozzetto si ricompone nel 2000 in tv (Nebbia in Val Padana e Stiamo lavorando per noi per la Rai) e in teatro (Nonostantelastagione, Nuotando con le lacrime agli occhi – Canzoni e ragionamenti, Una coppia infedele), partecipando anche al suo film Un amore su misura (2007). Nel 2010 partecipa al film campione d’incassi La banda dei Babbi Natale di e con Aldo, Giovanni & Giacomo.

Matteo Taranto

Nato alla Spezia nel 1976, si diploma presso il Teatro Stabile di Genova nel 2000, anno in cui debutta in teatro nello spettacolo Don Giovanni diretto da Marco Sciaccaluga. Partecipa anche a Il Tartufo, con la regia di Benno Besson, e I Reverendi di Sławomir Mrożek con la regia di Jerzy Stuhr. Nel 2002 debutta nel cinema nel ruolo di Colas nel film Paz! diretto da Renato De Maria. Fra il 2002 e 2005 è protagonista in fiction televisive come Il Bello delle Donne su Canale 5. Nel 2005 e 2006 è protagonista di due episodi in Distretto di Polizia 5 e R.I.S. Roma – Delitti imperfetti.

Nel 2007 è protagonista a fianco di Paola Pitagora in Phaedra di Seneca, regia di Giovanni Anfuso. Sempre nel 2007 firma la sua prima regia e sceneggiatura teatrale dello spettacolo In viaggio con Enrico e prende parte alla sit-com Colpi di sole su Rai 3. Dal 2007 al 2012 inizia un’intensa collaborazione teatrale con Alessandro Gassmann che lo vede partecipare a due opere teatrali: La parola ai giurati e Roman e il suo cucciolo e successivamente al film tratto dallo stesso spettacolo Razzabastarda, per la regia di A.Gassmann.

Al cinema ha lavorato in Mine vaganti (2009), regia di F. Ozpetek; Come il vento (2013) a fianco di Valeria Golino, La Macchinazione (2015) come coprotagonista con Massimo Ranieri.

Questi i riconoscimenti ottenuti: 2010 UBU Miglior Spettacolo Dell’anno; 2012 Menzione Speciale Festival Del Cinema Di Roma; 2013 TRANIFILMFESTIVAL; 2016 PREMIO TERRE D’OLTREMARE; 2018 MENZIONE SPECIALE “TRACCE CINEMATOGRAFICHE”

Il regista Alessio Pizzech

Classe 1972, è direttore artistico del Teatro De Filippo di Cecina e della rassegna “InOpera” del Comune di Rosignano Marittimo. Si è di recente riconfermato all’attenzione del pubblico e della critica per la fortunata regia, in particolare, di Rigoletto, nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna del 2016 e nella ripresa del 2019 per la tournée giapponese; di Turandot (2016) e Traviata (2017) al Japan Opera Festival. Di poco precedenti i suoi lavori Per non morire di mafia (per 10 anni in tournée nei teatri italiani) e Dopo il silenzio, tratti dai libri di Piero Grasso; La carne del marmo, spettacolo su Michelangelo Buonarroti con Alessio Boni.

Significativo il suo nuovo allestimento de Il Seduttore di Diego Fabbri (2017) e le ripetute edizioni della sua regia di Emma B Vedova Giocasta di Alberto Savinio. Dal 2018 ha collaborato più volte con il Festival di Eisenstadt, dove ha curato gli allestimenti di Armida di Haydn e L’Anima del Filosofo, sempre di Haydn (2019). Il 2020 lo ha visto impegnato nello spettacolo tratto dall’opera di Luis Sepulveda Io ho un sogno prodotto dall’Accademia Chigiana di Siena e nella prima assoluta del testo Berlino non è tua di Alejandro Moreno.

L’autore Juan Carlos Rubio

Diplomato alla Real Escuela Superior de Arte Dramático y Danza di Madrid e alla Escuela de Teatro di Alcorcón, la sua prima passione è la recitazione, e proprio come attore lavora in numerosi spettacoli teatrali e serie tv, e come presentatore di programmi a quiz. Dal 1992 comincia anche a scrivere per la Tv e per il cinema, e poi anche per il teatro. La sua prima pièce, Esta noche no estoy para nadie, ha debuttato nel 1997. A seguire 10, El bosque es mío, Donde se esconden los sueños, Las heridas del viento e Humo.

I suoi testi sono stati messi in scena non solo in Spagna, ma anche in Perù, Cile, Puerto Rico e Stati Uniti. Numerosi i premi e le menzioni ricevuti: tra questi, il PRIMER ACCESIT DEL HERMANOS MACHADO DE SEVILLA 2000 per Las heridas del viento, PREMIO CIUDAD DE ALCORCON 1998 per Esta noche no estoy para nadie, PREMIO TEATRO INFANTIL ESCUELA NAVARRA DE TEATRO 2004 per Dónde se esconden los sueños?,

Nel 2008 ha debuttato in teatro Arizona e sono stati girati i film da lui scritti Retorno a Hamsala (regia di Chus Gutiérrez) e Bon appetit (regia di David Pinillos.

I suoi ultimi lavori sono El Principe de Maquiavelo del 2015; La correspondencia personal de Federico Garcia Lorca e Sensible del 2017; La Isla del 2019.

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