Venerdì 30 novembre, alle ore 21, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (viale Pasubio 5), Robert Lippok si esibirà in concerto per presentare il suo ultimo album “Applied Autonomy”, uscito a maggio 2018 con la Raster – Noton, l’etichetta di Alva Noto.
E’ il terzo e ultimo appuntamento di “A Dictionary of Sound”, ciclo di tre concerti a cura di Teho Teardo,il quale si esibirà in due brani, e promossi da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano, il centro di ricerca che sperimenta e utilizza i linguaggi delle arti performative per raccontare la società di oggi.
Robert Lippok è un artista audiovisivo d’avanguardia, musicista e stage designer. Tastierista e co-fondatore dei “to rococo rot”. Uno dei più influenti protagonisti della scena sperimentale ed elettronica berlinese, è conosciuto per la sua ampia immaginazione ed inventiva ritmica. Nei suoi live unisce l’aspetto compositivo e l’improvvisazione, portando il pubblico a fare delle esperienze uniche e irripetibili.
Dopo 7 anni, Robert Lippok torna con un nuovo album, Applied Autonomy, che è anche una dichiarazione d’intenti e manifesto del suo modo di comporre.
Un titolo che rimanda al concetto di automazione e che si ricollega alle riflessioni sull’intelligenza artificiale in rapporto con quella umana. Ognuno degli undici brani che compongono l’album è uno studio sull’ autonomia della musica. Dopo aver impostato la struttura musicale, Lippok è libero di concentrarsi su altri aspetti e, da architetto del suono, diventa il performer che dà vita a questo processo.
A curare “A Dictionary of Sound” è Teho Teardo, che ha scelto cinque importanti artisti della scena musicale internazionale (Jessica Moss, Eric Chenaux, Gareth Dickson, Pan·American e, infine, Robert Lippok) per esibirsi con delle performance a metà tra la sfera musicale e quella visiva.
“Si cerca qualcosa di perfetto nella musica – dichiara Teardo. È ciò che di meglio si possa immaginare, come una città ideale. La musica è una rivoluzione costante”.
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