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Milano: il 25 novembre 2019 inaugura la mostra fotografica “Violenza al Platino”

Lunedì 25 novembre 2019 è la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne e, per l’occasione, a Milano viene inaugurata la mostra fotografica “Violenza al Platino”; un progetto realizzato nelle miniere sudafricane dal fotografo Bruno Zanzottera, dell’agenzia Parallelozero, e dalla giornalista africanista Valentina Giulia Milani in collaborazione con Medici Senza Frontiere.

A partire dalle 18.30 di lunedì, presso la sede della Società Umanitaria in via San Barnaba 48, lo spettatore verrà accompagnato per mano nel cuore del Rustenburg, il luogo in cui si estrae il più grande quantitativo al mondo di platino ma contemporaneamente il posto in cui si registrano i tassi più alti di violenza sulle donne.

Durante l’inaugurazione, a seguito dei saluti istituzionali del Presidente della Società Umanitaria Alberto Jannuzzelli, gli autori della mostra dialogheranno con Claudia Lodesani, presidente MSF, e insieme andranno a snocciolare il tema caldo della violenza sulle donne partendo dalla nostra terra fino ad approdare poi alla situazione che si vive in Sudafrica. Qui si registra un tasso di femminicidi sei volte superiore alla media mondiale e nel Rustemburg la situazione è ancora più critica e drammatica; si registrano infatti oltre 12.000 stupri ogni anno e meno del 5% delle donne si rivolgono a una struttura sanitaria.

La mostra “Violenza la Platino”, ad ingresso libero e visitabile dal 25 al 30 novembre dalle 9.00 alle 20.00 (https://www.umanitaria.it/calendario/1219), mette a nudo la situazione dratammatica e cruda che moltissime donne si ritrovano ad affrontare; un marchio che rimane impresso a vita sulla pelle, nella mente, negli occhi, nell’anima, nel cuore.

La violenza non è solo livido frastagliato, abrasione, taglio che si contrappone alla delicatezza e al candore della pelle della donna, la violenza rimane anche quando i suoi segni non sono più visibili ad occhio nudo, quando il dolore fisico scompare ma lo sconforto nell’anima rimane.

Il dolore è dilaniante ma la parola deve diventare l’emblema della forza, l’arma bianca per distruggere chi ha promesso di amare, proteggere, sostenere quando invece è riuscito solo a distruggere, spezzare, infangare. Non dobbiamo avere paura di lottare perchè “se nelle favole il principe salva la principessa, nella realtà noi donne ci salviamo sempre da sole”.

Annabella Muraca

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