Terremoto in Turchia e Siria, i morti sono più di 2.750
Il suolo dell'Anatolia si è spostato di 3 metri
Terremoto in Turchia e Siria, i morti sono più di 2.750.
Continua a salire il drammatico bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria. Le vittime, stando alle ultime stime, sarebbero più di 2.750.
Il servizio di emergenza turco ha annunciato che almeno 1.762 persone sarebbero morte in Turchia, mentre altre 1.000 circa avrebbero perso la vita nella vicina Siria, portando così il totale delle vittime a circa 2.762.
Almeno 120 le scosse di assestamento, secondo un aggiornamento dell’Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad).
Il suolo dell’Anatolia si è spostato di almeno 3 metri: è il segno di uno dei terremoti più violenti mai registrati in Turchia. Con una magnitudo di 7.8, il sisma avvenuto fra il Sud-Est della Turchia e il Nord della Siria è stato mille volte più forte di quello di Amatrice del 2016 e 30 volte più forte di quello dell’Irpinia del 1980.
«Spero che ci lasceremo alle spalle questi giorni disastrosi. Oggi è il giorno di 85 milioni di cuori in un solo battito». Lo ha detto il Presidente Recep Tayyip Erdogan in un incontro con la protezione civile turca. «Il clima è freddo e il terremoto è avvenuto nel cuore della notte, rendendo le cose difficili, ma tutti stanno lavorando sodo e hanno reagito nel modo più veloce possibile», ha aggiunto esprimendo dolore e cordoglio per le vittime. Erdogan ha proclamato sette giorni di lutto nazionale: le bandiere sventoleranno a mezz’asta fino al tramonto a partire da oggi fino a domenica 12 febbraio.
«Nella zona dove c’è stato il sisma più forte ci sono 21 italiani: li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene. Nella zona più ampia ci sono 168 italiani: dagli incroci che abbiamo fatto, ci risulta che siano tutti in salvo». Lo ha detto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti del terremoto tra Turchia e Siria.
Imminente, inoltre, l’invio di aiuti dall’Italia. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato la partenza di una squadra di vigili del fuoco, più altre risorse di natura tecnologica.
Papa Francesco si è detto «profondamente addolorato per l’ingente perdita di vite». Al Presidente Erdogan è giunto, tra gli altri, anche il cordoglio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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