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La Russia ha in mano Mariupol e Putin blocca l’attacco alla resistenza nell’acciaieria Azovstal

Il plesso industriale rimane circondato dall'esercito russo

La Russia ha in mano Mariupol e Putin blocca l’attacco alla resistenza nell’acciaieria Azovstal.

Il Ministero della Difesa russo, Sergey Shoigu, ha informato il presidente Vladimir Putin, che l’esercito ha preso il controllo della cittadina di Mariupol, nel Donbass. Come riportato da TASS, la città sarebbe completamente sotto l’egemonia russa, fatta eccezione per l’acciaieria Azovstal, dove è asserragliata la resistenza. Putin ha bloccato l’attacco all’ultima fortezza ucraina, considerandolo troppo pericoloso in termini di costi umani.

Fonti russe affermano che il governo di Kiev aveva disposto a Mariupol più di 8.000 soldati, di cui solo poco più di un quarto sono rimasti in difesa della città. Tutte le truppe che non hanno perso la vita o non si sono arrese ai russi si trovano nell’acciaieria Azovstal. La città è perciò in mano ai russi. Questi affermano che niente è in grado di entrare o uscire dal plesso industriale senza il loro permesso.

Nei giorni scorsi si pensava che Mosca avrebbe potuto sbaragliare la resistenza tramite un attacco ad Azovstal. Però in mattinata Putin ha chiuso questo scenario, definendolo “irragionevole”. Inoltre la Russia crede, secondo quanto detto da Shoigu, che Azovstal si arrenderà in non più di 4 giorni. Poi si dovranno”mettere in campo iniziative per tornare all’ordine, assicurando il ritorno dei residenti e preparare una vita pacifica”.

La Russia ha in mano Mariupol e Putin blocca l'attacco alla resistenza nell'acciaieria Azovstal

Putin ha spiegato che l’attacco ad Azovstal non si farà perché “bisogna pensare a preservare la vita e la salute dei soldati e degli ufficiali”. Infatti, andare all’arma bianca tra i corridoi sotterranei dell’acciaieria porterebbe alla perdita di molte vite da entrambe le parti. A proposito di questo, il governo russo non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulle vite dei militari perse nell’operazione militare a Mariupol.

 

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