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Israele: «Siamo pronti ad entrare a Gaza». Si tratta per nuovi aiuti umanitari nella Striscia

Salta la dichiarazione finale al vertice de Il Cairo

Israele: «Siamo pronti ad entrare a Gaza». Si tratta per nuovi aiuti umanitari nella Striscia.

«Rafforzeremo i nostri attacchi per ridurre al minimo i pericoli per le nostre forze nelle prossime fasi della guerra. Aumenteremo gli attacchi, a partire da stasera». Questo quanto annunciato dal portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, parlando ai giornalisti e aggiornandoli sulla preparazione della prevista invasione di terra. Hagari ha dunque ripetuto l’invito ai residenti di Gaza City a dirigersi a sud per la loro sicurezza.

«Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture di Hamas, e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa». Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi, riferendosi all’attacco di sabato 7 ottobre.

Intanto cinque agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Programma Alimentare Mondiale, hanno chiesto un cessate il fuoco umanitario a Gaza, che preveda l’accesso immediato e illimitato agli aiuti umanitari in tutta la Striscia.

“Gaza era in una situazione umanitaria disperata già prima delle ultime ostilità”, hanno dichiarato le agenzie in una dichiarazione congiunta pubblicata oggi. Secondo la dichiarazione, le strutture mediche di Gaza “non hanno più carburante e funzionano con le piccole quantità che si sono procurate in loco”.

rafah

Si è concluso con un nulla di fatto il vertice per la pace de Il Cairo: è saltata, infatti, la dichiarazione finale per via di uno scontro di vedute tra i Paesi del mondo arabo e l’Occidente.

Si è concluso da poco, dopo circa un’ora, il colloquio bilaterale tra il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, a Tel Aviv.

Nel corso della sua visita in Israele, la Presidente del Consiglio ha avuto  anche un colloquio telefonico con il presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog. La conversazione, informa una nota di palazzo Chigi, “ha rappresentato un’occasione per ribadire la solidarietà al popolo israeliano a seguito dei brutali attacchi di Hamas e discutere di possibili prospettive future di pace per la regione”.

Il valico di Rafah, in Egitto, dopo che sono entrati nella Striscia i primi 20 convogli con gli aiuti, è stato richiuso. Il segretario Usa Blinken ha chiesto di mantenere aperto il valico per consentire «il continuo passaggio di aiuti».

Intanto Hamas ha libera due ostaggi americani (una madre e una figlia). Stando a quanto si apprende, ci sarebbero contatti in corso con i mediatori arabi, Egitto e Qatar, «per la liberazione di altri ostaggi civili».

il cairo

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