fbpx
CAMBIA LINGUA

Governo: oggi il Cdm per varare le misure per fronteggiare l’emergenza in Emilia-Romagna

Atteso il decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi e giudiziari

Governo: oggi il Cdm per varare le misure per fronteggiare l’emergenza in Emilia-Romagna

Alle 11, si terrà il Consiglio dei ministri, che si concentrerà soprattutto sui primi urgenti provvedimenti per contrastare le conseguenze della grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell’Emilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana.

È ancora difficile fare una stima precisa dei danni dell’alluvione in Emilia-Romagna, ma parliamo di miliardi andati in fumo tra raccolti andati distrutti, infrastrutture da ripristinare e aziende andate sott’acqua.

«Fare una conta è complicatissimo perché non dobbiamo fare solo quella dei danni diretti ma anche di quelli indiretti – ha spiegato la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora alla Protezione Civile, Irene Priolo, intervenendo a Sky Tg24. – Abbiamo avuto problemi che vanno da Bologna fino a Rimini e quindi la situazione è veramente estesa. Sicuramente saranno più di 5-6 miliardi ma fare una stima adesso non è facile».

Solo per la rete viaria e ferroviaria si superano i 620 milioni di danni alle infrastrutture, secondo una prima stima della Regione. Ma manca ancora gran parte della viabilità comunale.
Oltre alla rimodulazione dell’ordinanza della Protezione civile, che aveva già dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l’estensione del perimetro dell’aera interessata, all’ordine del giorno ci sarà un decreto con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo.
Il governo ha già anticipato che intende rinviare i termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale e processuale nei territori più investiti dalla crisi maltempo, sia per le famiglie che per le imprese. La sospensione potrebbe essere in vigore fino a ottobre oppure fino alla fine del 2023. Prima però sarà necessario fare una mappatura dei Comuni colpiti, individuando quelli investiti da eventi calamitosi. Per il momento i maggiori danni si concentrano nelle province di Forlì, Cesena e Ravenna, e si valuta se oltre all’Emilia-Romagna possano essere coinvolte anche zone di Marche e Toscana.

Il decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi e giudiziari è atteso oggi in Consiglio dei ministri.

«Saranno sospesi i termini per i versamenti e per gli adempimenti tributari tanto per le persone fisiche quanto per strutture più articolate come le società», aveva anticipato nei giorni scorsi il viceministro all’Economia, Maurizio Leo. La sospensione non riguarderà solo i pagamenti in scadenza ma anche i termini per l’adesione e i versamenti previsti per la rottamazione delle cartelle e gli altri istituti della tregua fiscale. Congelati anche i termini dei processi tributari e i mutui. «Con il ministro Calderone valuteremo anche gli adempimenti che saranno messi a carico dei sostituti di imposta».
«Sarà necessario verificare con attenzione le realtà interessate dai fenomeni atmosferici e predisporre gli strumenti per accompagnare il percorso nei prossimi mesi, con attenzione agli adempimenti di carattere contributivo. Guarderemo alle esigenze della manodopera agricola che ha bisogno di essere sostenuta. Diamo la possibilità di differire gli adempimenti fiscali e il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, questo però necessita di un’attenta ricognizione delle aziende e tipologie delle realtà interessate», ha spiegato nei giorni scorsi la ministra del Lavoro Marina Calderone. «Ragioniamo in più – ha aggiunto – su ammortizzatori sociali per le particolari situazioni e categorie, ad esempio gli operai a tempo determinato nel comparto agricolo»

Tra gli interventi allo studio del governo anche l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici che a causa dell’alluvione siano impossibilitati a svolgere la prestazione lavorativa, anche ricorrendo allo smart working. Il periodo di esenzione costituirà servizio prestato a tutti gli effetti di legge (senza corresponsione del buono pasto) e il periodo non rientrerà nel compito massimo di 45 giorni annui per i quali si può chiedere il congedo straordinario.

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha deciso di sospendere il pagamento di bollette e avvisi di pagamento di acqua, rifiuti luce e gas, compresi il gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate, a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione.

« Tra le fatturazioni sospese rientrano tutte quelle emesse o da emettere con scadenza a partire dal 1° maggio 2023, comprese le eventuali fatture relative ai corrispettivi previsti dai venditori o dai gestori del Servizio Idrico Integrato per allacciamento, attivazione, disattivazione, voltura o subentro», spiega Arera. Inoltre, per garantire la fruizione dei servizi essenziali nelle aree colpite, non si applicherà la disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedentemente alla medesima data del 1° maggio 2023.

Confindustria e Cgil Cisl Uil hanno deciso di attivare un «Fondo di intervento per la popolazione dell’Emilia Romagna» in cui confluiranno contributi volontari dai lavoratori pari ad un’ora di lavoro e un contributo equivalente dalle imprese per sostenere i territori e il sistema produttivo colpiti dal maltempo.

Da Intesa Sanpaolo a Unicredit, ma anche Bper, Bnl, Crédit Agricole e Bcc Emilia Romagna, sono sempre di più i gruppi bancari che hanno deciso di prevedere stanziamenti a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione e hanno varato una serie di misure finanziarie, straordinarie ed agevolate.

A Forlì catena umana per liberare le case dal fango tra la devastazione: “Mai vista una cosa così”. Possibile anche l’esenzione dal servizio per il personale della Pa che non può andare a lavorare perché sfollato (sul modello già sperimentato durante la pandemia).

Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci aveva annunciato nei giorni scorsi che l’esecutivo ha in programma di stanziare subito altri 20 milioni per l’Emilia-Romagna, cifra che si aggiungerebbe ai 10 milioni deliberati il 4 maggio, “per far fronte alle prime necessarie spese per urgenze, per il ripristino della viabilità”. Ma il decreto di oggi in realtà impegnerà in tutto circa 100 milioni, che comunque non basteranno. Meloni ha spiegato che queste risorse non saranno attinte dai fondi del Pnrr, ma dal Fondo europeo di solidarietà.

La fase successiva riguarderà invece la ricostruzione: “Per questo saranno prima necessarie una stima completa e una semplificazione per quanto riguarda le procedure” ha spiegato ieri la premier. Per le Marche l’anno scorso sono stati messi a disposizione 400 milioni. Per l’Emilia-Romagna, secondo le prime stime del governo, ne serviranno di più: si parla di 5-6 miliardi di euro.

Le tabelle della Commissione Ue sull’utilizzo del Fondo europeo di solidarietà per le emergenze dicono che per il terremoto in Emilia-Romagna nel 2012 l’Italia ebbe un contributo di circa 600 milioni, per danni pari a 12 miliardi. Considerato che la stima dei danni si aggira intorno ai 6 miliardi questa volta potrebbero essere sbloccati circa 300 milioni, fa notare la Stampa, che ricorda che negli ultimi 20 anni l’Italia ha fatto ricorso a quel fondo ben 12 volte, per un ammontare di 3 miliardi. La prima volta nel 2002, per il sisma in Molise, poi per il terremoto in Abruzzo del 2008. Dalla tabella della Commissione risulta che l’Italia è il Paese che più ha beneficiato del fondo, seguita da Germania (1,6 miliardi) e Croazia (1 miliardo circa).

Per mettere in sicurezza le strade subito 1,5 milioni.

In attesa di decisioni complessive da parte del governo, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato che sbloccherà e al più presto almeno 1,5 milioni di euro per interventi di rapida realizzazione sul territorio come pulizia, ripristino e messa in sicurezza di alcune strade, con un’attenzione particolari per i prossimi Comuni.

Governo: oggi il Cdm per varare le misure per fronteggiare l'emergenza in Emilia-Romagna

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×