Verona, festa della donna: al Camploy si canta e racconta “Celestina e il fiume”
Giovedì 10 marzo, alle 21, al teatro Camploy andrà in scena lo spettacolo “Celestina e il fiume”
Verona, festa della donna: al Camploy si canta e racconta “Celestina e il fiume”.
Una storia di acqua, di povertà, di grande coraggio e speranza tra il Sile e il Po. E’ la lezione di vita di una donna come tante che affrontano tra gioie e tristezze, difficoltà e rinunce.
Giovedì 10 marzo, alle 21, al teatro Camploy andrà in scena lo spettacolo “Celestina e il fiume”, promosso dalla Prima circoscrizione, in collaborazione con Impresa Sociale Casa Shakespeare, per celebrare l’Otto marzo come festa della donna a tutto tondo, dai diritti sul lavoro a quelli nella vita quotidiana.
Protagonisti di un “Canto e Racconto” saranno l’autrice, interprete e cantante Beatrice Zuin che, accompagnata alla chitarra dal maestro Claudio Moro, guiderà gli spettatori in un viaggio che mette in risalto la forza della donna della nostra terra veneta.
Quella di Celestina, che nella vita reale si chiamava Maria, è una storia vera, ripresa dal libro “Navigare sul Po” scritto da Camillo Pavan, nel territorio tra il Polesine e il Sile, con tutti i problemi legati alla navigazione interna, uno su tutti l’alluvione avvenuta nel novembre 1951.
Lo spettacolo, diretto da Solimano Pontarollo e che rientra nelle iniziative promosse dall’Assessorato Pari Opportunità in occasione della manifestazione “Ottomarzo, Femminile Plurale”, è ad ingresso gratuito con obbligo di prenotazione e green pass.
Per informazioni e prenotazioni https://casashakespeare.it/celestina-e-il-fiume/
Inoltre, durante la serata verrà conferito il tradizionale riconoscimento della Prima circoscrizione Centro Storico “Una Donna per Verona” a Paola Tessitore, per la passione e la dedizione mostrate nell’ideare, promuovere e gestire il progetto di volontariato culturale Verona Minor Hierusalem.
L’evento è stato presentato questa mattina in sala Arazzi dal presidente della Prima circoscrizione Giuliano Occhipinti e dal presidente della Commissione sociale della circoscrizione Andrea Trombini, dall’autrice Beatrice Zuin e dal direttore artistico di Casa Shakespeare Andrea De Manicor.
“Tengo molto a questo evento, perché ancora oggi serve valorizzare la presenza femminile nel quotidiano – ha detto il presidente Occhipinti -. Sembrerà strano, perché dovrebbe essere normale, invece è ancora un argomento assolutamente attuale”.
“Quello che mi ha maggiormente colpita – spiega l’autrice Zuin – è che, tra le righe del libro, è nascosta la vita di una donna, morta sette anni fa, che ha affrontato momenti particolari e difficili della sua vita da sola, con i figli ma stando sempre sul pezzo, a mantenere l’unità e il tessuto della famiglia, dimostrando forza, senza mai piangersi addosso. Lo spettacolo è dedicato alle donne che, con i propri uomini, portano avanti giornalmente le proprie famiglie”.
“Il nostro intento è portare in scena l’idea del femminile anche attraverso personaggi shakespeariani – ha aggiunto il direttore artistico De Manicor -. Inoltre cerchiamo di alimentare un bacino di originalità con lo studio delle parole, in questo caso il fiume e l’acqua”.
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