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TORINO-MILAN 2-1: LA DECIDE IL GALLO NEI 5 MINUTI DI BLACK-OUT ROSSONERO

Una doppietta di Belotti affossa un buon Milan che per 70 minuti è stato padrone del gioco. Rossoneri anche sfortunati nel finale con un paio di clamorose occasioni sprecate prima da Kessié e poi da Piatek. Dopo appena sole cinque giornate la panchina di Giampaolo inizia a vacillare.

LE FORMAZIONI

Per la trasferta di Torino Giampaolo cambia 3/11 rispetto alla formazione scesa in campo nel Derby. Sulla destra rientra dalla squalifica Calabria, mentre a sinistra guadagna una maglia da titolare T.Hernandez. In mezzo al campo spazio a Bennacer al posto di Biglia. Nel Torino Mazzarri schiera Verdi trequartista alle spalle delle due punte Zaza e Belotti.

TORINO: 3-4-1-2: Sirigu; Izzo, Bremer, Lyanco(57′ Ansaldi); De Silvestri, Baselli, Rincon, O.Aina; Verdi(66′ Berenguer); Belotti, Zaza.

MILAN: 4-3-3: Donnarumma; Calabria, Romagnoli, Musacchio, T.Hernandez;
Kessié, Bennacer(78′ Rebic), Calhanoglu; Suso, Leao(65′ Bonaventura), Piatek.

LA CRONACA

Ottimo inizio di gara dei rossoneri che cercano di rendersi pericolosi con un buon palleggio nella metà campo avversaria. Al 10′ Calhanoglu prova a rendersi pericoloso con un calcio di punizione dalla media distanza, ma la sua conclusione termina di un soffio fuori dallo specchio della porta. Al 16′ episodio chiave della partita: netta trattenuta in area granata di De Silvestri ai danni di Leao. Per Guida non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Piatek che non sbaglia e realizza il suo secondo gol stagionale.
Al 41′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il centravanti polacco va vicino alla doppietta con un colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Sirigu. Nei minuti finali del primo tempo il Torino prova a farsi vivo dalle parti di Donnarumma: al 48′ Belotti aggancia il pallone dal limite anticipando l’uscita a vuoto del portiere rossonero, ma il capitano granata, in precario equilibrio, nonostante la porta sguarnita, non riesce a inquadrare la porta e la sua conclusione finisce alta sopra la traversa. La prima frazione di gioco termina con il Milan in vantaggio 0-1.

Alla ripresa dall’intervallo le due squadre rientrano in campo con gli stessi undici iniziali. Al 49′, dalla sinistra, O.Aina si accentra e fa partire un tiro insidioso che Donnarumma, in qualche modo, devia in angolo. Cinque minuti più tardi clamorosa occasione sprecata dal Milan per il raddoppio: splendida percussione palla al piede di Romagnoli fino all’area di rigore avversaria. Il capitano rossonero serve perfettamente il solo Piatek che spedisce incredibilmente il pallone fuori.
Al 72′ arriva il pari del Toro: Belotti dal limite dell’area di rigore punta Musacchio, gli sposta il pallone e fa partire una sassata che termina in rete grazie anche a un non eccellente intervento di Donnarumma.
Il Milan perde la testa e scompare dal campo. Dopo soli quattro minuti Belotti trova addirittura il vantaggio: il gallo innesca con un ottimo filtrante Zaza che calcia verso la porta. Ottima la parata di Donnarumma, ma sulla respinta si avventa il capitano granata, che in due tempi e in acrobazia, ribadisce in rete la propria doppietta personale. Nel recupero il Milan va all’assalto finale: al 92′ clamorosa occasione per Kessié che, dopo essersi liberato di un avversario, da due passi, conclude in modo scoordinato e manda incredibilmente il pallone alto sopra la traversa. Due minuti più tardi i rossoneri hanno ancora la possibilità di pareggiare: dalla destra, cross calibrato di Suso per la testa di Piatek che colpisce in pieno Sirigu e fallisce l’ultima occasione della partita. Terza sconfitta su cinque gare per Marco Giampaolo che ora vede vacillare la sua panchina.

SCONFITTA PARADOSSALE

Quello visto stasera a Torino, sfonda rossonera, è senza dubbio un paradosso calcistico perché nonostante la sconfitta, i ragazzi di Giampaolo hanno fornito la loro migliore prestazione stagionale giocando un calcio propositivo e offensivo. Un inspiegabile black-out di 5 minuti, dovuto ad un nervosismo per via di un uso piuttosto discutibile dei cartellini gialli da parte del direttore di gara, ha fatto sì che il Milan gettasse via tre punti fondamentali che avrebbero portato serenità all’ambiente dopo la sconfitta nel derby di sabato scorso.
Senz’altro, visto il calendario di partite affrontato fin’ora, portare a casa solo sei miseri punti non era di certo quello che la dirigenza, la squadra e i tifosi si aspettavano ad inizio stagione. Una cosa è certa: c’è da lavorare. Ma la domanda è: con o senza Giampaolo?

#ACMilan.

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