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INTER DI MISURA, A VIENNA CI PENSA LAUTARO

Nell’andata dei sedicesimi di Europa League nerazzurri avanti con un rigore realizzato da Martinez nel primo tempo e tanto possesso palla. Rapid Vienna vicino al pareggio con l’ex Kransmüllner nel secondo tempo.

Com’è l’Inter del dopo (caso) Icardi? Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Che potrebbe riempirsi, ma anche svuotarsi. Contro il modesto Rapid Vienna, nella capitale austriaca, contava solo una cosa: vincere. E così è stato: padroni di casa che hanno confermato il basso livello, nerazzurri ‘testa bassa e pedalare’, avanti grazie a un rigore molto ingenuo di Thurnwald, che stende Martinez, arrivando in ritardo e in pieno sul piede, quando il numero dieci nerazzurro stava correndo fuori dall’area. Per il resto poche novità nel gioco e negli interpreti: Martinez (spesso pestato duro dai difensori austriaci) che onora il ruolo e regge le pesanti responsabilità lasciategli da Maurito, Nainggolan che fa un altro passo indietro dopo una discreta prestazione, difesa solida, tanto possesso palla ma gioco prevedibile e qualche errore di troppo. E alla fine c’è anche un po’ da soffrire (giusto un po’ perché visto il livello degli avversari la sconfitta sembra quasi impossibile) con una parata d’istinto di capitan Handanovic che salva la partita sull’ex Kransmüller. Inter subito avanti e vicina al gol nei primi minuti e nel primo tempo starà stabilmente nella metà campo del Rapid, che punta a difendere e ripartire. Spazi chiusi ma nerazzurri intraprendenti. Poi nel secondo tempo i padroni di casa spostano il baricentro in avanti e l’Inter, forse, cala un po’ fisicamente. Avrebbe anche qualche occasione per chiuderla la Beneamata, ma Nainggolan, ben servito dal fondo da Perisic, la spara alta. Si chiude con Candreva che pasticcia sulla palla e la regala agli avversari cercando di battere una punizione in zona d’attacco. L’ultima immagine di una squadra che negli ultimi tempi ha mandato difensori a fare gli attaccanti, preso pochi gol, segnati ancora di meno, cambiato capitano. Oggi contava vincere e la vittoria fa morale. Sabato con la Sampdoria ci vorrà qualcosa di più. 

Le formazioni

Inter in campo con Handanovic, Soares, de Vrij, Miranda, Asamoah, Vecino, Valero, Nainggolan, Politano, Perisic e Martinez. Rapid Vienna: Strebinger, Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo, Thurnwald, Grahovac, Ljubicic, Ivan, Schwab, Berisha.

La cronaca

Al 2’ cross di Soares dalla destra, smanacciata di Strebinger e Politano la mette poco oltre il palo; al 14’ Martinez solo in area scivola; al 32’ Perisic antcipa di testa Berisha, pronto a ribadirla in porta da buona posizione; al 35’ scontro aereo tra de Vrij e Sonnleitner, vistosamente sanguinate e costretto a rientrare ‘graffettato’ e con benda e a cambiare la maglia insanguinata; al 38’ Thurnwald stende Martinez in area, è rigore. L’argentino stava correndo fuori dall’area, il difensore è in netto ritardo. Lautaro realizza il penalty, Inter in vantaggio. Al 45’ ancora Martinez, prima in acrobazia su Strebinger, poi nella ribattuta sull’esterno della rete. Al 60’ Vecino di testa anticipa tutti sul lancio di Politano, ma la palla è di poco alta. Al 65’ Kransmüller, appena entrato, spara a colpo sicuro un cross di Berisha da due passi: Handanovic respinge d’istino con la mano sinistra e salva il risultato. Al 74’ Nainggolan svirgola alta una palla d’oro servitagli da Perisic da fondo area. Al 78’ Politano lascia il posto a Candreva e all’83’ Nainggolan a D’Ambrosio. 

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