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INTER-EINTRACHT 0-1, NERAZZURRI ELIMINATI DALLA UEFA EUROPA LEAGUE SENZA COMBATTERE

Ospiti in vantaggio al 5’ dopo avere colpito una traversa al 3’, padroni di casa mai in partita, soprattutto nel primo tempo. I tedeschi mancano diverse occasioni da gol e solo il solito Handanovic evita una goleada

Chiamiamoli huevos, chiamiamoli attributi, se ci sono occasioni nelle quali devi mostrarli sono proprio quelle come questa sera, quando devi scendere in campo per imporre le tue idee, alla Scala del calcio. Oppure quando, rimediato subito un gol, devi reagire. Sta nel primo tempo dell’Inter più che nei punti di distacco e nel tasso tecnico non paragonabile la differenza tra l’Inter e la Juventus. Ma anche tra l’Inter e l’Atletico Madrid o il Chelsea. Sta nello spettacolo di un undici che subisce una traversa al 3’, un gol al 5’ e altre due chiare occasioni da gol in 45 minuti e non è mai pericoloso. Sta, soprattutto, nelle palle perse, negli uomini regolarmente saltati, nel gioco lento, prevedibile, nella mira sbilenca di troppi interpreti, nella mancanza di leader. Puoi cercare di tenere palla se sei il Barcellona, se hai qualche direttore d’orchestra e solisti ben amalgamati. Se sai addormentare il gioco e poi fare gli strappi giusti. Il 14 marzo 2019 segna, più che l’eliminazione dell’Inter dalla Uefa Europa League, la fine di un progetto tecnico. Contro l’Eintracht le molte assenze (oltre a Icardi, Nainggolan, lo squalificato Martinez, Brozovic – in panchina – Asamoah) non giustificano una prestazione incolore, forse la peggiore in assoluto di tutta la stagione. Inter mai in partita, subito in affanno, atterrita dalla paura e dalla mancanza di idee. Meglio nel secondo tempo, almeno per il cuore. Ma l’Eintracht scorrazza sui ciuffi di San Siro, i reparti sono scollati, la difesa fa acqua, il centrocampo non difende e non penetra nelle linee tedesche. Perisic sulla sinistra non è mai decisivo, Candreva preme ma non punge, Politano fa quello che può, Keita deve trovare ancora il ritmo. L’Inter con l’Eintracht affonda, e ci sta, la sconfitta, viste le assenze, era un risultato ampiamente prevedibile in una situazione di emergenza. Ai quarti avrebbe avuto vita molto difficile. Ma l’Inter affonda senza mai neanche provare a combattere. A queste condizioni, forse, meglio avere il coraggio di buttare nella mischia qualche giovane subito. Così è una Pearl Harbour. Gli Stati Uniti, dopo Pearl Harbour, hanno vinto una lunga guerra. Per l’Inter la prima battaglia sarà il derby. Ma la rifondazione richiede uomini e idee freschi.  

Le formazioni

Inter schierata con Handanovic, D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Cedric, Vecino, Valero, Candreva, Perisic, Politano e Keita. Eintracht con Trapp, Hinteregger, Hasebe, Nidicka, da Costa, Gacinovic, Rode, Willems, Kostic, Jovic, Haller. 

La cronaca

Al 3’ Handanovic respinge un rasoterra di Kostic, palla ad Haller che colpisce la traversa. Al 5’ Eintracht in gol con Jovic che sfrutta un retropassaggio di testa sciagurato di de Vrij: pallonetto sul palo a scavalcare Handanovic. Al 12’ cross morbido di Candreva dalla destra, facile preda di Trapp. Al 15’ Perisic riceve una bella palla sulla sinistra, ma la spara in tribuna. Al 19’ lancio lungo di Handanovic, Keita brucia tutti sul filo del fuorigioco, ma si allunga troppo la palla. Al 20’ ammonizione per D’Ambrosio, che pesta il piede a Gacinovic. Al 26’ Haller raddoppia su assist di Haller, ma è fuorigioco. Al 39’ sciagurato errore di Vecino a centrocampo con Gacinovic che entra nell’area nerazzurra: solo la reattività di Handanovic salva la porta, anche in anticipo su Haller. Al 48’ Jovic, in area, scivola al momento del tiro, che finisce in angolo. Al 50’ Candreva murato da Ndicka dai 25 metri. Al 54’ traversone di Candreva, ma Keita non ci arriva di testa. Al 60’ Jovic tira debole su Handanovic su assist basso di Kostic. Al 61’ fuori Soares e dentro Ranocchia. Al 64’ cross morbido di Perisic, facile preda di Trapp. Al 64’ rasoterra insidioso di Kostic, respinto da Handanovic. Al 66’ Politano prova la soluzione rasoterra dal limite dell’area, parata da Trapp. Al 67’ Jovic si divora il 2-0 dalla parte sinistra dell’area dell’Inter. Al 68’ ci prova Vecino da fuori, senza convinzione. Al 69’ Candreva tenta un pallonetto da centrocampo, bloccato da Trapp. Al 70’ ci prova con determinazione Skriniar, palla deviata in angolo dalla difesa tedesca. Al 70’ Spalletti si gioca la carta Esposito, 2002, al posto di Valero. Al 76’ ennesimo errore di Kostic che incespica in area, permettendo il recupero di Politano. All’80’ dentro anche Merola al posto di Politano. Al 91’ Jovic in tuffo la spara incredibilmente su Handanovic da due passi. Al 93’ ammonito Skriniar per fallo su Haller al limite dell’area. Al 94’ Handanovic ancora protagonista su un sinistro velenoso di Jovic. 

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