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Coronavirus, firmato il nuovo Dpcm. Ecco le nuove regole da rispettare

Le misure anti contagio saranno valide per un mese, fino al 13 novembre 2020. Il governo vieta le feste e raccomanda per le cene tra non conviventi un limite massimo di sei persone. Smart Working al 70% nel settore pubblico.

Milano, 14 Ottobre 2020 – Il nuovo Dpcm con le regole Covid è stato firmato poco prima dell’una di notte nella giornata di ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza. La firma è arrivata dopo aver ricevuto un riscontro sul testo finale del governo dalle Regioni, che avevano chiesto un rinvio. Le misure anti Coronavirus saranno valide per un mese, fino al 13 novembre 2020.

OBBLIGO DELLA MASCHERINA

L’articolo 1 del Dpcm stabilisce che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre “fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”

IL LAVORO

Il decreto preme l’acceleratore sullo smart working (70% nel pubblico), del quale si è fatto ampio uso nelle prime settimane dopo il lockdown, ma che ha un po’ ceduto il passo al lavoro in presenza negli ultimi mesi. Inoltre verranno distribuiti incentivi per sanificare gli uffici.

MOVIDA

Confermata anche la stretta al popolo della movida che non potrà più consumare alcolici davanti ai locali dopo le 21. Mentre ristoranti, bar e pub, che fanno servizio al tavolo, dovranno abbassare la saracinesca entro mezzanotte. I ragazzi dovranno pure dire addio alle gite scolastiche, così come ai tour nei musei o alla visione di uno spettacolo teatrale. Tutte attività interrotte in attesa di tempi migliori.

SCUOLA

Con il decreto otto milioni di studenti, tra bambini e ragazzi, dovranno dire addio a gite scolastiche, gemellaggi e attività didattiche fuori sede. Sortite extra-scolastiche che consentono a tanti studenti di scoprire il teatro o un artista visitando una mostra. Dove non sarà possibile partecipare ad attività di «alta formazione artistica musicale e coreutica» si farà ricorso alla didattica a distanza.

SPORT

Niente più sport di contatto, almeno quelli amatoriali mentre le attività in ambito dilettantistico si potranno continuare a praticare. Questo sempre che le società sportive alle quali si è iscritti abbiano adottato i protocolli già stilati per limitare i contagi. Ma i 10 milioni di appassionati che praticano per tenersi in forma dovranno per ora dire addio a calcio, calcetto e calciotto, basket, beach volley, pallavolo, pugilato e arti marziali. Stop a danza e balli di gruppo. Si salvano invece gli amanti di tennis, padel, footing e running. Si potrà continuare a frequentare le palestre, ma rispettando le regole già varate. Aperte le piscine, ma non per la pallanuoto. Resta fissata a 1000 la quota per la presenza di tifosi negli stadi, mentre nei palazzetti dello sport si potranno occupare il 15% dei posti fino a un tetto di 200 spettatori.

GLI SPETTACOLI

“Salvi” cinema, teatri e sale musicali. Il Dpcm non prevede grosse restrizioni rispetto a quelle già in vigore. Resta fermo il limite a 200 spettatori, i quali saranno tenuti a mantenere il metro di distanziamento e la mascherina. Quindi si assisterà agli spettacoli con il posto accanto libero, a meno che ad occuparlo non sia un convivente.

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