Alla quarta partita ecco la prima vera prova per l’Inter di Antonio Conte, il derby. Prova soprattutto perché il derby è partita a parte, senza pronostico, perché gioco e valori messi in campo nelle prime tre partite non lascerebbero spazio ai dubbi. E parte subito forte l’Inter che nella prima metà tempo si concede un tackle di Martinez su Donnarumma (sciagurato retropassaggio), un’occasione importante di Lukaku, smanacciata dal solito Donnarumma, un palo di D’Ambrosio e una rovesciata con successivo gol di Martinez, annullato per un fuorigioco nell’ordine dei micron dello stesso D’Ambrosio. Ce ne sarebbe per chiudere la partita ma al gioco dell’Inter e all’affanno del Milan non seguono i gol e così i rossoneri nella seconda metà della prima frazione prendono coraggio e solo un prodigioso recupero di Asamoah che mura Suso e un errore di testa del Pistolero Piatek sotto porta salvano i nerazzurri. Conte ottiene le risposte che cercava dal centrocampo con Brozovic (dopo due partite no, questa sera uno dei migliori) e Barella. D’Ambrosio al posto di Candreva non sfigura, mentre davanti la coppia Lukaku-Martinez fa un po’ fatica ma si procura le occasioni giuste. Palla al centro e tutti di nuovo a correre, così l’Inter fa male ai cugini con Brozovic lasciato colpevolmente solo al limite dell’area su calcio di punizione: la palla sul suo tiro viene deviata da Leao, ma il nerazzurro può calciare indisturbato per il vantaggio. Il Milan ha il merito di crederci ancora, ma l’Inter lo lascia fare nella propria metà campo cercando la ripartenza: Conte toglie Sensi (anche questa sera tra i migliori) puntando sulla fisicità e velocità di Vecino e poi Politano per Martinez. Diventa un 5-4-1 con Barella largo a sinistra. E alla prima occasione l’ex Cagliari pennella un cross perfetto per Lukaku che salta più alto di Romagnoli per il raddoppio. Ci sarebbe gloria anche per Politano che colpisce traversa piena con un tiro dal limite e Candreva, entrato al posto di Barella, che colpisce un altro legno. Finisce così, dopo un palo esterno anche per Theo Hernandez, con il derby numero uno di Antonio Conte a Milano. E l’Inter per un’altra sera sola al comando. Aspettando la Lazio, la Sampdoria, la trasferta a Barcellona e la Juventus in casa: inizia un quadrangolare infernale che in due settimane metterà alla prova le ambizioni italiane e internazionali dell’Inter. Quelle cittadine sono state svelate, Milano è nerazzurra.
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