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Schianto in viale Monza, morta la manager bosniaca

È morta al San Raffaele la donna che era stata travolta da un’auto pirata che non aveva rispettato lo stop in viale Monza nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Dragana Pecirep, 35 anni, arrivata in Italia da ragazzina dopo essere sopravvissuta all’assedio di Sarajevo, ha perso la vita sulle strade della città mentre era seduta al lato passeggero della Y10 di un’amica, ferita lievemente, e stava tornando a casa. Distrutto il marito, la figlia e gli amici della donna che si era rifatta una vita in Italia e aveva raggiunto una buona posizione sociale. Adesso vogliono giustizia. In verità il conducente del Suv della Mercedes, con targa ungherese, che ha travolto la Y10 all’angolo con via Popoli Uniti facendo sbalzare Dragana dalla vettura sul marciapiede, non si è nemmeno fermato a prestare soccorso. Il giorno dopo ha chiamato i vigili e si è costituito: è un italiano 35enne che guidava la vettura affittata dalla sua società di leasing. Strano che l’auto sia stata poi trovata il giorno dopo ad Agrate Brianza davanti all’abitazione di proprietà di un albanese socio del trentacinquenne.  «Ero io alla guida del Suv» ha detto dagli agenti – «Ho avuto paura e sono andato via». Adesso dovrà rispondere di omicidio stradale . Le indagini, in realtà, non sono chiuse: si deve stabilire il ruolo dell’albanese nell’incidente.

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