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Ue, il criterio del deficit non è soddisfatto dall’Italia e da altri 13 Paesi

La Commissione Ue raccomanda all'Italia di "garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa"

Ue, il criterio del deficit non è soddisfatto dall’Italia e da altri 13 Paesi

Per la Commissione Ue il criterio del deficit non è soddisfatto dall’Italia e da altri 13 Paesi, tra i quali anche Germania e Francia.

“Il criterio del deficit non è soddisfatto dall’Italia e da altri 13 Paesi, tra i quali anche Germania e Francia. Il criterio del debito non è soddisfatto da Francia, Italia e Finlandia”.

Lo afferma l’esecutivo esecutivo europeo nel pacchetto di primavera spiegando di ritenere che “il rispetto del parametro di riferimento per la riduzione del debito non sia giustificato nelle condizioni economiche prevalenti”.

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La Commissione, annuncia, “proporrà al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo nella primavera del 2024 sulla base dei dati di consuntivo per il 2023”.

Lo ha reso noto la Commissione Ue nel pacchetto di primavera spiegando di ritenere che il rispetto del parametro di riferimento per la riduzione del debito non sia giustificato nelle condizioni economiche prevalenti.

Nel documento l’esecutivo europeo raccomanda all’Italia di garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del Piano per la ripresa e la resilienza.

La Commissione Ue raccomanda inoltre all’Italia di “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del Piano per la ripresa e la resilienza”.

Per quanto riguarda la riforma fiscale La Commissione Ue chiede di “ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente il sistema tributario adottando e attuando debitamente la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema tributario”.

Si tratta di un sostanziale no alla ‘flat tax’.

Si chiede inoltre di “allineare i valori catastali con gli attuali valori di mercato” e si raccomanda “una politica fiscale prudente, in particolare limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%”.

Ue, il criterio del deficit non è soddisfatto dall'Italia e da altri 13 Paesi

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