Trieste, il testo del messaggio del Sindaco per l’apertura dell’anno accademico dell’Università degli Studi
Dipiazza: "Ringrazio tutti per l’esempio che stiamo dando"
Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è intervenuto on line all’apertura dell’anno accademico dell’Università degli Studi. Questo il testo integrale del suo messaggio:
“Il contesto digitale in cui stiamo partecipando alla cerimonia di inaugurazione di questo anno accademico, rende chiaramente la complessità della situazione che stiamo vivendo e fronteggiando.
Il tema di quest’anno “prospettive” è sicuramente indovinato e attuale perché non solo con lo sguardo, ma soprattutto con l’ingegno ci proietta al dopo, a ciò che ora dobbiamo fare per essere pronti nel momento della ripartenza.
Per poter essere incisivi nel futuro è però opportuno comprendere intimamente l’importanza del momento attuale che, nei fatti, è stato caratterizzato dalle “privazioni” dovute alla crisi in atto.
Andare a lezione, trovarsi con i colleghi al bar dell’Università, condividere le aule studio, incontrare i professori, attendere fuori dall’aula d’esame il proprio turno confrontandosi con i colleghi su alcuni temi e controllando il testo per dissipare i dubbi dell’ultimo momento, sostenere l’esame e ricevere dalla mano del professore il libretto con indicato il voto di un altro obiettivo raggiunto.
Sono tutte sensazioni, emozioni che da un giorno all’altro si sono dovute abbandonare nel contesto universitario, così come in quelli affettivi, professionali, associativi, familiari e scolastici in generale. Ciò che era normale, improvvisamente è venuto meno e questo momento sospeso si sta protraendo nel tempo.
Se queste “privazioni” da un lato ci hanno fatto comprendere evidentemente quanto sono importanti i contatti, il confronto, il condividere lo spazio ed il tempo, dall’altro ci hanno, anche come sistema universitario, messo in moto per trovare soluzioni e prospettive per colmare questi improvvisi vuoti. L’incremento dei processi di digitalizzazione è un esempio.
Questo faro che indica il percorso delle prospettive non può prescindere dal risolvere il problema alla radice che e’ quello di mettere in sicurezza la salute della popolazione, perché senza questa certezza ogni prospettiva futura è destinata al fallimento.
Garanzie e appigli li sta fornendo proprio la ricerca scientifica che, grazie a importanti finanziamenti globali, è riuscita a sviluppare in tempi veloci dei vaccini contro questo virus, mettendoci nelle condizioni di poter lavorare per le prospettive, cercare di recuperare il tempo perso e poter tornare a vivere pienamente sensazioni, emozioni ed ambizioni.
Gentile Ministro Maria Cristina Messa, Trieste e’ una città laboriosa, capoluogo di una regione già chiamata ad affrontare e vincere le sfide più dure. In questo attuale contesto abbiamo e continuiamo a piangere i nostri morti di Covid, ma non ci siamo mai fermati a lavorare in prospettiva, perché sono certo che quando ci sarà la ripartenza, Trieste, in tutti i suoi gangli, grazie al lavoro che si sta facendo sarà tra le prime città d’Italia a scattare. E’ importante però che la campagna vaccinale proceda speditamente per poter essere presenti tra i primi quando i mercati globali economici e della conoscenza apriranno nuovamente.
Questo grazie all’impegno di tutti, delle istituzioni che, per le reciproche competenze, stanno adottando misure di sostegno e sviluppo; della politica che, eccetto alcuni casi, lavora per rafforzare la coesione sociale; di tutte le categorie economiche e professionali, legittimate a protestare, ma sempre proattive e collaborative per trovare le migliori soluzioni possibili; dei cittadini, anche loro legittimati a protestare, ma sempre rispettosi delle norme nell’interesse comune; del sistema scolastico ed universitario che, con doti equilibristiche non solo si è saputo attrezzare nel dare risposte alle più disparate richieste, ma ha prodotto modelli organizzativi efficaci; alle famiglie che si stanno caricando sulle spalle sacrifici e responsabilità enormi.
Ringrazio tutti per l’esempio che stiamo dando.
Affinchè le prospettive si concretizzino in cantieri ci vuole un progetto. Per quanto riguarda il sistema universitario cittadino, l’attività dell’amministrazione comunale, con la collaborazione della regione, sta proseguendo, con rinnovato vigore, il percorso di acquisizione dell’ex caserma di via Rossetti per la sua trasformazione in un innovativo e moderno campus della conoscenza per l’Università e le scuole superiori. Al termine di un importante lavoro che ha definito i percorsi normativi ed amministrativi ed a seguito del rinnovo dei vertici di riferimento di Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’area, il confronto sta procedendo speditamente sul piano economico e finanziario dell’operazione. A questo importante obiettivo che sono fiducioso di raggiungere, si sommano tante altre importanti opere, tra queste, come sapete, la riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste.
Un’area di 65 ettari da trasformare e restituire alla città. Si tratta di una delle più importanti operazioni di riqualificazione urbana sostenibile dell’intero bacino del mediterraneo che vedrà ospitare anche realtà tecnologiche e scientifiche.
Le importanti risorse del Recovery Plan destinate a Trieste sono la dimostrazione che la nostra città è una capitale d’area, strategica per la crescita nazionale nel contesto internazionale. Tutto ciò non e’ frutto della provvidenza, ma di un lavoro costante, puntuale e concreto da parte di tutti, che ha fatto si’ che il Governo potesse prendere la nostra città come esempio di concretezza per le prospettive future di sviluppo.
Trieste, come sanno i goliardi, tornerà ad intonare il Gaudeamus Igitur.
Grazie e buon lavoro a tutti”.
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