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Trento, la città aderisce al Milan Urban Food Policy Pact

Si tratta di un dialogo internazionale aperto dal Comune di Milano all’indomani dell’esperienza dell’Expo per definire e condividere un terreno comune per iniziative alimentari urbane

Trento, si è tenuto martedì pomeriggio in videoconferenza un incontro tra i Comuni di Trento e di Milano per un confronto sull’attuale tema della politica alimentare.

Trento è una delle duecento città che hanno aderito al Milan Urban Food Policy Pact (Mufpp), un dialogo internazionale aperto dal Comune di Milano all’indomani dell’esperienza dell’Expo per definire e condividere un terreno comune per iniziative alimentari urbane. Il patto raccomanda 37 azioni per migliorare le politiche alimentari urbane, il cui filo conduttore è rafforzare i rapporti tra le zone rurali e urbane e la creazione di legami tra produttori e consumatori.

Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano, e Andrea Magarini, coordinatore delle food policy del capoluogo lombardo, hanno presentato brevemente la loro esperienza, gli ambiti di azione, i partner, l’organizzazione e i risultati ad oggi conseguiti.

Il sindaco Franco Ianeselli, nel ringraziare per la preziosa condivisione, ha ricordato come Trento, maggiore comune agricolo della provincia, non sia all’anno zero in tema di food policy, grazie al lavoro di tante associazioni impegnati nel fornire aiuti alimentari, alla cura nella gestione delle mense scolastiche, al progetto Nutrire Trento che il comune porta avanti in collaborazione con l’Università e che sta costruendo un legame sempre più forte tra produttori e consumatori, all’impegnativo percorso legato al riconoscimento Unicef di città amica dei bambini e degli adolescenti. “La sfida è ora quella di creare unitarietà tra le diverse esperienze” ha sottolineato “Superare i segmenti e coinvolgere i diversi attori operanti sul territorio è un obiettivo che può essere raggiunto solo con decisioni politiche forti, e su questo ci stiamo impegnando.”

Pensiero condiviso dal vicesindaco Roberto Stanchina, affiancato dalla dirigente del servizio Sviluppo economico, Katia Beatrici e dalla responsabile del progetto Agricoltura e promozione del territorio, Paola Fontana: “L’incontro di oggi è un primo passo per rendere le politiche alimentari un tema trasversale all’azione dell’amministrazione, coinvolgendo diversi settori, dalle attività sociali all’ambiente, per rispondere in modo sempre più adeguato alle nuove esigenze della comunità, anche trovando nuove modalità di collaborazione tra pubblico e privato.”

Significativa in questo senso la presenza dell’assessora Chiara Maule, che ha ricordato come l’esperienza della pandemia abbia favorito un processo di collegamento tra le varie associazioni del territorio che si occupano di sostenere chi necessita di aiuti alimentari, creando una rete che deve essere sostenuta e rafforzata. “L’emergenza sanitaria ha creato nuove fragilità ma ci ha anche obbligato a migliorare la nostra capacità di risposta. Parlarsi più, lavorare fianco a fianco significa imparare dall’esperienza degli altri. La trasversalità è un vantaggio per tutti e sprona ad un continuo miglioramento, oggi più che mai necessario.”

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