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Tensione Iran-Israele, la Casa Bianca: «Non vogliamo escalation»

Lufthansa ha fermato i voli su Teheran fino a domenica

Tensione Iran-Israele, la Casa Bianca: «Non vogliamo escalation».

In Medio Oriente sale l’allarme per un attacco iraniano a Israele. Nelle scorse ore, la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha detto: «Abbiamo comunicato all’Iran che gli Usa non hanno alcun coinvolgimento nell’attacco a Damasco» contro il consolato iraniano e «non vogliamo che il conflitto si allarghi». Jean-Pierre ha ribadito che il sostegno americano per Israele resta “ferreo” di fronte alle minacce dell’Iran e dei suoi alleati.

Intanto l’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber Nasser. «Nell’ambito delle sue attività nell’ala militare di Hamas, è stato responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari». La stessa fonte ha ricordato che sono stati «eliminati terroristi nell’area di Suyaia nel nord della Striscia».

Nelle stesse ore, Lufthansa ha fermato i voli su Teheran fino a domenica. Si teme che la gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti.

In Ucraina, intanto, si va verso due scenari, con la Nato al bivio nel momento cruciale della guerra che Kiev combatte da 2 anni contro Mosca.

È stato il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, a delineare il quadro mentre l’Ucraina cerca di resistere nonostante la carenza di armi, provocata soprattutto dall’assenza di aiuti Usa con il pacchetto da 60 miliardi di dollari fermo al Congresso. 

Il piano della Russia di Vladimir Putin, intanto, prevede con ogni probabilità un nuovo attacco tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Secondo analisti e esperti, Mosca avrebbe le risorse per tentare la “spallata” nella regione di Kharkiv, dove lo Zar ipotizza una “zona cuscinetto” che isoli ulteriormente i territori controllati dalla Russia, o nella regione di Zaporizhzhia, lungo il fronte meridionale.

«Ci sono due possibili scenari», la sintesi di Stoltenberg. «Il primo prevede che gli alleati della Nato siano in grado di mobilitarsi per fornire ulteriore supporto e che l’Ucraina riesca a riconquistare territori. L’altro scenario, invece, prevede che non riusciremo a fornire supporto. C’è la reale minaccia di ulteriori progressi della Russia, con la conquista di altri territori: a quel punto ci troveremmo in una posizione ancora più pericolosa», dice ancora.

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