Schlein incontra il padre di Ilaria Salis: «Sua candidatura alle Europee non è in campo».
Elly Schlein ha incontrato Roberto Salis, il padre dell’insegnante milanese detenuta da più di 13 mesi nel carcere di massima sicurezza a Budapest, con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Repubblica, al centro dell’incontro ci sarebbe stata – oltre alla solidarietà del Pd per una detenzione considerata da molti in violazione dei diritti umani – anche l’ipotesi di una possibile candidatura di Ilaria Salis alle Europee.
La notizia è però stata smentita dalla stessa segretaria del Pd: «Questa ipotesi non è in campo. Non c’è in corso nessuna trattativa. Ho voluto incontrare il padre di Salis per discutere come possiamo aiutare a toglierla dalla condizione in cui si trova. Nel dibattito sul totonomi terrei fuori una situazione delicata come questa».
«Stiamo costruendo la squadra. In un partito che non è personale ma plurale, la prima cosa che viene è quale squadra vogliamo mandare a fare un lavoro molto serio sull’Europa che vogliamo. Un’Europa più verde, più sociale e più giusta. Questo ci interessa in questo momento. La mia valutazione la farò una volta completata la squadra». Lo ha detto la segretaria dem a “Cinque minuti” su Rai 1 rispondendo sull’ipotesi di una sua candidatura.
Un’eventuale elezione di Ilaria Salis «dovrebbe determinare l’immunità sul territorio europeo» anche se «ci vorrebbe comunque un provvedimento ungherese» di scarcerazione. A dirlo è Eugenio Losco, uno degli avvocati difensori dell’insegnante italiana. In merito alle voci di una possibile candidatura di Salis il legale ha detto di «non sapere nulla» sulla questione in quanto «non mi compete».
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