Oristano, al via il progetto ambientale “La ricerca della Biodiversità”
Un progetto a cura dell’Assessorato all’Ambiente della città e del Ceas
Oristano, al via il progetto ambientale “La ricerca della Biodiversità”.
Ha preso il via progetto di educazione ambientale “La ricerca della Biodiversità” a cura dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e del Ceas.
Il progetto, vincitore di un bando della Regione, si concentra nel territorio del Comune di Oristano e nella marina di Torre Grande dove, in particolare lungo la fascia dunale, verranno intraprese azioni volte a valorizzare il territorio e tutelare la biodiversità presente.
Tra le attività previste dal progetto una ciclopedalata ecologica, la visita al giardino delle biodiversità, l’aperitivo ambientale, la passeggiata ecologica, un’escursione naturalistica, l’istituzione di un’area di tutela delle biodiversità ed attività educative nelle scuole.
“Il delicato sistema dunale retrostante l’arenile rappresenta un ecosistema che merita maggiore tutela poiché soggetto, durante il periodo estivo in particolare, ad un’elevata azione antropica che crea danni alla flora e alla fauna – precisa il direttore del Ceas Antonio Ricciu – Attraverso un processo partecipativo il pubblico destinatario sarà coinvolto direttamente nelle varie fasi del progetto che prevede non solo attività divulgative, formative ed educative, ma anche concrete azioni di tutela sul campo da svolgersi a diretto contatto con l’ambiente naturale. Il progetto intende offrire alla comunità percorsi esperienziali in grado di incoraggiare la nascita e lo sviluppo di una coscienza ecologica, e di incidere su quei fattori culturali che determinano il comportamento, al fine di risvegliare il senso di appartenenza al territorio e la propensione a prendersene cura”.
“Si tratta di un progetto che si inserisce nelle politiche comunali per l’ambiente e la tutela del territorio, soprattutto a beneficio dei siti che necessitano di un elevato grado di tutela per via della fragilità degli ecosistemi presenti – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda – Ben si integra, peraltro, con il progetto da 700 mila euro recentemente finanziato dalla Regione per la riqualificazione ambientale, il ripristino e la salvaguardia del sistema dunale della spiaggia di Torre Grande. Con l’attività del Ceas possiamo valorizzare il coinvolgimento attivo e partecipato della cittadinanza che può diventare protagonista e garante della tutela e della salvaguardia del patrimonio naturale. D’altronde il decoro e la tutela dei luoghi si possono raggiungere soprattutto se sono per primi i cittadini a garantirli”.
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