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Milano, la sesta tappa “Italiadomani – dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”

Milano, investimenti per 1,7 miliardi di euro in infrastrutture e mobilità sostenibile, incluso il rinnovo di parco bus e treni regionali per aumentare l’offerta di trasporto urbano ecologico e digitale e un vasto programma di rigenerazione urbana attraverso riqualificazione di edilizia residenziale pubblica e programmi innovativi per aumentare la qualità abitativa.

Un importante rafforzamento della medicina territoriale, con il consolidamento di case e ospedali di comunità e assistenza domiciliare. Una strategia di digitalizzazione delle città e della pubblica amministrazione, per rendere quest’ultima un alleato nella vita digitale dei cittadini e delle imprese.

Sono queste gli aspetti principali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui quali puntano Milano e la Lombardia per realizzare o completare importanti opere in città e in regione che riqualificheranno trasporti locali, edilizia, sanità e scuole. Con oltre 220 miliardi di euro di fondi complessivi, suddivisi in 6 missioni, 16 componenti, 3 assi strategici e 4 priorità trasversali – una disponibilità che non ha precedenti dai tempi del piano Marshall – il PNRR rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere riforme e investimenti cruciali in tutto il Paese e, in particolare, in Lombardia. Molti dei fondi del Piano sono già stati assegnati. Tra questi:

Il Piano per le infrastrutture e mobilità sostenibili

Alla Lombardia spettano poco più di 1,7 miliardi di cui ha titolarità il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili. Fra questi vi sono i seguenti fondi che sono già stati assegnati:
442 milioni per gli interventi tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (da PNRR)
64,6 milioni per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale (da PNRR)
6,1 milioni per le ferrovie storiche (da Piano complementare)
10,3 milioni per le cittadelle giudiziarie (da PNRR)
392,7 per gli interventi del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (da PNRR)
60,9 milioni per il rinnovo degli autobus extraurbani (da Piano complementare a PNRR)
252,9 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a PNRR)
79,4 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da risorse nazionali)
13,6 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR)
A Milano in particolare i fondi del Piano verranno usati per progetti quali il tram tra Niguarda e Cascina Gobba (50 milioni) e Bausan Villapizzone (36 milioni): la fornitura di 14 tram bidirezionali a servizio della linea 7 (52 milioni) e 10 nuovi filobus (8,8 milioni); e la creazione di una sede riservata per la linea circolare 90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich (9 milioni).

Il Piano per la salute alla portata dei cittadini

Le risorse per la salute a Milano e in Lombardia arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo lo schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero della Salute, alla Lombardia spettano quasi 1,2 miliardi di euro per potenziare il sistema sanitario regionale.

Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità. Le Case della Comunità sono strutture sanitarie dotate di attrezzature tecnologiche, che garantiscano parità di accesso, prossimità territoriale, efficienza e qualità dell’assistenza alle persone, diventando punto di riferimento continuativo per la popolazione indipendentemente dagli specifici quadri clinici (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà); all’interno delle Case della Comunità saranno presenti – tra l’altro – un punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie;
servizi sociali e assistenziali, con priorità per le persone anziane e fragili; servizi dedicati alla tutela della donna e del bambino.

Il riparto regionale prevede la creazione di 187 Case della Comunità e 60 Ospedali di Comunità (per questi ultimi lo standard nazionale stimato è di uno ogni 160.000 abitanti circa). È inoltre prevista la creazione di 101 Centri Operativi Territoriali (CoT) che coordineranno i servizi domiciliari (che comprenderanno telemedicina, domotica, digitalizzazione) con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. Per questi, il resto delle risorse, oltre 730 mln, finanzierà la modernizzazione del parco tecnologico e digitale. I Piani operativi regionali e relativi action plan devono essere perfezionati entro il 28 febbraio 2022 mentre l’assegnazione definitiva dei delle risorse è condizionata alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle regioni entro e non oltre il 31 maggio 2022.

Il Piano per la rigenerazione urbana

All’inizio di ottobre la Lombardia sono stati assegnati i fondi relativi ha ricevuto 392,7 milioni di euro relativi al Programma innovativo per la Qualità dell’Abitare (PinQua), una misura che riguarda la rigenerazione del tessuto socio-economico dei centri urbani e delle periferie, e 252,9 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.

A Milano, un progetto pilota finanziato con quasi 100 mln prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Gli interventi riguarderanno in particolare i quartieri di San Siro, Inganni, Cardellino, Val Vabona, Corva, Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, San Cristoforo, Lodovico il Moro, Martinelli.

L’ambito della Progetto Pilota è quello dei quartieri periferici a sud-ovest della città, in cui vive quasi un decimo dell’intera popolazione del Comune. È caratterizzato da una particolare densità di quartieri di edilizia pubblica che a partire dalla fine degli anni ’30, hanno dato risposta alle domande abitative inizialmente espresse dai residenti sfrattati dalle zone centrali della città e, nel secondo dopoguerra, dalla popolazione operaia che ha accompagnato la crescita di Milano degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta.

Il progetto si compone di 10 interventi, tutti già sviluppati a livello di progettazione definitiva e uno a livello esecutivo, organicamente connessi e sinergici, funzionali non solo alla riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio dell’edilizia residenziale sociale ma anche alla rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici connotati da marcati profili di disagio abitativo e socioeconomico e con un patrimonio di aree per servizi e attrezzature di uso pubblico, con inadeguati standard qualitativi o non funzionale alle attuali domande di servizi.

Di questa nuova Infrastruttura per l’abitabilità, la realizzazione in corso della nuova linea metropolitana M4 (che dall’est della città, Linate, attraverserà il centro fino all’ambito sud-ovest oggetto della proposta) rappresenta il principale innesco.

Il Piano per l’istruzione

A inizio dicembre sono stati ripartiti tra le regioni i fondi dei primi bandi PNRR del ministero dell’Istruzione, 5,2 miliardi di euro destinati alla costruzione di asili nido, scuole per l’infanzia, scuole innovative, mense e palestre. Alla Lombardia spettano circa 550 milioni, oltre la metà dei quali (240 milioni) per la costruzione di nuovi asili nido. Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 86 milioni ciascuna), in mense (37 milioni) e palestre (27 milioni). Oltre 68 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici
scolastici. Le candidature ai diversi bandi devono essere tutte trasmesse entro febbraio 2022.

Qui in dettaglio i fondi assegnati alla Lombardia dai primi bandi della Missione 4:
86 milioni per le scuole innovative
240 milioni per costruzione di asili nido
86 milioni per scuole infanzia
37 milioni per mense scolastiche
27 per palestre
68 milioni per messa in sicurezza

Il Piano per la cultura

I fondi del PNRR per la cultura ammontano nel complesso a 4,275 miliardi di euro a cui si sommano nel Fondo Complementare gli investimenti del ‘Piano Strategico Grandi attrattori culturali’, per 1,460 miliardi di euro, finalizzati al finanziamento di 14 interventi. A Milano è stato identificato uno di questi: la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura con un finanziamento di 101 milioni.

Il Piano per le Città metropolitane: Piani Urbani Integrati

Le Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2», nell’ambito del Pnrr, individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati per un ammontare complessivo pari a circa 2,5 miliardi di euro per il periodo 2022-2026, nel limite massimo di 125,75 milioni di euro per l’anno 2022, di 125,75 milioni di euro per l’anno 2023, di 632,65 milioni di euro per l’anno 2024, di 855,12 milioni di euro per l’anno 2025 e di 754,52 milioni di euro per l’anno 2026. (Decreto Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021, in attesa di pubblicazione in Gazzetta).

Il modello a può essere presentato solo da parte delle Città Metropolitane per interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro. I progetti devono essere trasmessi entro il 7 marzo 2022 e riguardare investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili, attraverso:
a) la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2. 

 

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