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In occasione della missione in Africa subsahariana, Mattarella affronta il tema del cambiamento climatico: «Non avremo un secondo tempo»

La cooperazione tra Africa ed Europa è “determinante per promuovere obiettivi ambiziosi”.

In occasione della missione in Africa subsahariana, Mattarella affronta il tema del cambiamento climatico: «Non avremo un secondo tempo».

In occasione della quinta missione nell’Africa subsahariana il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affrontato l’attuale tema del cambiamento climatico.
Il contrasto al cambiamento climatico. Secondo modi e tempi dettati dalla comunità scientifica “costituisce un obbligo ineludibile, che riguarda tutti”.
« Buongiorno a tutti in questa splendida giornata di pioggia», così esordisce il Presidente della Repubblica durante il suo intervento nell’Università di nairobi.
« Non si può fuggire dalla realtà. La riduzione delle emissioni nei tempi e nelle modalità indicate dalla comunità scientifica costituisce un obbligo ineludibile che riguarda tutti. Non ci si può cullare dell’illusione di perseguire prima obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare, in un secondo momento le problematiche ambientali. Non avremo un secondo tempo», dice.
« Il cambiamento climatico provoca conseguenze nefaste. Si registra ormai da tempo una drammatica diminuzione della biodiversità, in gran parte legata all’abbattimento delle foreste pluviali equatoriali, con la scomparsa di decine di migliaia di specie viventi ogni anno, una irreparabile perdita di varietà genetica, ecosistemi e habitat. Con importanti conseguenze sulla dislocazione della specie umana su un pianeta che vede diminuire progressivamente le aree di insediamento».

Continua: «Si tratti dell’innalzamento delle acque nei mari -che pone a gravissimo rischio la sopravvivenza di numerose isole e delle popolazioni che le abitano- si tratti dell’allargamento progressivo dei fenomeni di desertificazione, si tratti di abbandono di aree marginali. Il fenomeno dei profughi “climatici”, oltre che di quelli dei conflitti, è drammaticamente davanti a tutti noi».
Nono stante l’appello sia rivolto a tutto il mondo, il Capo dello Stato si sofferma sulla collaborazione tra Europa e Africa. Un partenariato dove l’Africa può assumere il ruolo guida grazie alla produzione di energia pulita e alla strategia dell’Unione Africana sul Clima chiara e delineata.
« L’Africa detiene chiavi essenziali per il successo delle strategie di de-carbonizzazione del Pianeta. La produzione di energia pulita e la sua efficace distribuzione sono fondamentali per lo sviluppo dell’Africa, come indicato nella strategia dell’Unione Africana sul clima. La transizione energetica con la sua enfasi sulle energie rinnovabili e sull’economia circolare, apre nuovi e promettenti orizzonti di collaborazione per i nostri continenti»
Il nostro Paese, inoltre, ha istituito recentemente il Fondo per il Clima, come proposta centrale di un Piano più ampi di interventi contro il cambiamento climatico dove, al suo interno, sono presenti progetti legati all’energia pulita e all’agricoltura sostenibile.

In occasione della missione in Africa subsahariana, Mattarella affronta il tema del cambiamento climatico, «Non avremo un secondo tempo».

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