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Emergenza migranti a Milano: caserma Montello si o no?

La città non viene più considerata come luogo di transito, ma come punto di arrivo. E’ quanto emerso ieri durante il Consiglio comunale sull’emergenza migranti.

L’assessore Majorino parla di un incremento dal 2% all’80% di richieste di asilo e di una conseguente necessità di un sistema di accoglienza diffusa. Ad oggi i migranti ospitati in città sono 3.680, di cui 422 rientrano nel sistema di protezione rifugiati, 1.050 sono inseriti nel sistema nazionale di redistribuzione nel territorio, 508 sono in transito, e circa 1.700 costituiscono una “zona grigia”.

Durante lo scorso fine settimana 350 profughi sono stati coinvolti, in forma volontaria, a partecipare alle operazioni di pulizia di alcune aree della città organizzate da Legambiente, e da fine novembre è previsto che alcuni di loro saranno impiegati nell’ambito dei servizi alla persona, con azioni coese con il terzo settore. Sono queste alcune delle iniziative per incentivare la partecipazione alle attività e l’integrazione sociale.

Dopo la bocciatura del Campo Base Expo come luogo di ospitalità per i migranti, l’assessore Majorino ribadisce, infine, la proposta di utilizzare la caserma Montello, fino al termine del 2017, prima che inizino i lavori di recupero e trasformazione dell’edificio nella cittadella delle Forze dell’Ordine: vi saranno “al massimo 300 richiedenti asilo, non solo uomini ma anche famiglie”.

La proposta è stata nettamente rifiutata dai consiglieri di Forza Italia e Lega Nord, che ricordano le più di 4.000 firme di residenti contrarie raccolte e che chiedono da parte della maggioranza un piano chiaro a livello comunale.

Articolo di Cecilia Canzian

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