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ELEZIONI REGIONALI LOMBARDE: IL PROGRAMMA DI GIORGIO GORI DELLA COALIZIONE CENTRO-SINISTRA

Il 4 Marzo assieme alle elezioni politiche in Lombardia si vota anche per le elezioni regionali: di seguito è illustrato sinteticamente il programma del candidato alla presidenza della regione della coalizione di centro-sinistra: il democratico Giorgio Gori.

Un primo punto importante del programma del candidato Gori riguarda il territorio in senso sia macro sia micro rispetto alla regione Lombardia: egli infatti ha intenzione dei valorizzare le province, affermando che con la legge Delrio abbiano perso risorse e responsabilità, soprattutto dando rilievo all’asse Milano-Bergamo-Brescia che può fornire servizi e infrastrutture; riconoscendo un ruolo centrale per la regione proprio alla città di Milano che nelle intenzione del candidato del PD dovrebbe divenire più di quanto non sia già il centro economico della Lombardia. Il candidato Giorgio Gori vuole anche valorizzare l’Europa con lo slogan più Lombardia in Europa, più Europa in Lombardia dando quindi un’importanza maggiore al comitato europeo delle regioni e contemporaneamente rendendo l’UE più presente sul territorio lombardo anche riducendo la burocrazia europea e sostenendo il programma universitario Erasmus+.

Riguardo ai bisogni specifici delle singole persone che si trovano sul suolo lombardo il candidato Gori nel suo programma affronta più punti: a partire dalla sanità dove auspica una maggiore collaborazione fra settore pubblico e privato invece che concorrenza, e per migliorare il servizio propone che il medico di base funga da linea guida per il paziente altrimenti perduto in una complessa macchina burocratica; inoltre vorrebbe che si allargassero gli aventi diritto a sconti sui ticket perché, nota Gori, al momento salvo casi particolari si paga in base a quanto è sofisticata la terapia.

Parlando di sicurezza il candidato del centro-sinistra vuole che le organizzazioni competenti (polizia, carabinieri etc.) fossero più presenti sul territorio e in particolare nelle piccole realtà che raramente sono sotto i riflettori piuttosto che solo nelle grandi stazioni dei treni. Per contrastare il fenomeno mafioso ci si propone maggiore trasparenza istituzionale e lotta all’evasione fiscale e, sempre seguendo il denaro, al riciclaggio di guadagni illeciti. Sul tema immigrazione il candidato del PD auspica una politica incentrata sull’accoglienza che valorizzi le diversità culturali per renderle valori anche economici di cui tutti possano godere anche sostenendo la possibilità di tirocini per i richiedenti asilo.

Importante per il candidato Gori anche il tema del lavoro che è visto come collegato al tema dell’innovazione: Giorgio Gori si propone come prima cosa di raddoppiare i finanziamenti pubblici e privati per l’innovazione soprattutto incrementando la presenza dell’artigianato digitale che potrebbe, secondo Gori, essere al centro del mercato internazionale. L’innovazione per il candidato democratico deve anche muoversi in direzioni ambientalista operando nel campo delle energie eco-sostenibili e conciliando bene il patrimonio ambientale lombardo con quello urbanistico.

Articolo di Daniel Bidussa

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