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Coronavirus, Regione Lombardia consegna altri 7,5 milioni di mascherine

La più grande fornitura di protezione individuale. Foroni: “Determinante la collaborazione con volontari, Anci e  UPL”

Milano, 16 Maggio – Un nuovo carico di 7,5 milioni di mascherine chirurgiche per uso civile è in corso di distribuzione a tutte le Province lombarde da parte dei volontari della Protezione civile. Il ritiro del materiale è già avvenuto dal magazzino di Rho gestito dall’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu): ogni Provincia ha ritirato presso il magazzino la dotazione assegnata.

Le Province, così come in occasione delle forniture precedenti, provvederanno dal canto loro in questi giorni a consegnare i dispositivi ai Comuni. Sarà quindi compito delle Amministrazioni comunali provvedere alla definizione della distribuzione alla propria popolazione secondo le specifiche necessità e urgenze territoriali, organizzando la consegna gratuita delle mascherine ai propri cittadini che ne hanno bisogno e necessità.

Di queste mascherine, 500mila pezzi sono destinati alle associazioni di volontariato che fanno capo alla Protezione civile regionale, mentre i rimanenti 7 milioni verranno distribuite dalla Province stesse ai Comuni, e quindi ai cittadini.

Lo comunica in una nota l’assessore regionale al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni, che ricorda come questa sia “la più ingente fornitura di dispositivi di protezione individuale alla popolazione lombarda da parte di Regione Lombardia dall’inizio dell’emergenza Covid-19”.

“Ennesimo straordinario risultato – spiega Foroni – reso possibile dall’impegno dai volontari di Protezione civile e alla fattiva collaborazione di Anci e dell’Unione delle Province Lombarde, che hanno dato il loro apporto anche in questa occasione. A tutti loro va il mio personale grande ringraziamento. Con questa nuova distribuzione gratuita di mascherine, arriveremo a un totale di circa 26 milioni di pezzi”.

Regione Lombardia ha già distribuito nelle settimane scorse 18,5 milioni circa di mascherine attraverso canali diversi.

Di queste, circa 400mila sono state consegnate al volontariato di Protezione civile, circa 13,5 milioni ai Comuni per la distribuzione alla popolazione, 100mila alla Polizia locale e provinciale, 450mila tra forze dell’ordine operanti in Regione Lombardia, Esercito e distretti giudiziari, 630mila ad altri soggetti “distributori” per la cittadinanza (farmacie, edicole), 1 milione circa alle aziende del Trasporto Pubblico Locale, 300mila agli operatori e agli addetti delle aziende municipalizzate attraverso la Confservizi,  1 milione per il personale delle aziende di ristorazione e pulizie che operano nelle strutture sanitarie e 1 milione alle Diocesi lombarde in vista della ripresa delle celebrazioni liturgiche aperte ai fedeli.

“Non vi è nessun obbligo giuridico o prescrizione normativa che imponga alle Regioni, fuori dal comparto sanitario, di fornire dispositivi alla popolazione civile – ricorda Foroni – ma ciò nonostante abbiamo voluto da subito venire incontro ai nostri concittadini. Siamo infatti gli unici in Italia a farlo in maniera così massiccia per dare un contributo concreto alla sicurezza della popolazione”.

Le quote assegnate a ciascuna provincia:

Bergamo 750mila

Brescia 800mila

Como 380mila

Cremona 240mila

Lecco 210mila

Lodi 180mila

Mantova 260mila

Milano provincia 2 milioni

Milano città 600mila

Monza Brianza 540mila

Pavia 360mila

Sondrio 120mila

Varese 560mila

+ Volontari di Protezione civile 500mila.

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