Cop28 a Dubai, Meloni: «No a cibo sintetico per i poveri e cibo sano per i ricchi».
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta alla sede della Conferenza “The Expo City” per partecipare al vertice globale Cop28.
La premier è stata accolta dal presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, e dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Il summit si è aperto con un accordo definito da molti “storico”: i partecipanti – 195 Nazioni e l’Ue – hanno deciso di rendere operativo il Fondo “Loss & damage” presso la Banca mondiale, che prevede aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili, in genere i più colpiti da eventi meteorologici.
«La sicurezza alimentare per tutti» è una delle «priorità strategiche della nostra politica estera». «Per questo motivo una parte molto importante del nostro progetto per l’Africa, il Piano Mattei, si rivolge al settore agricolo». Così Meloni nel suo intervento ad un panel sulla sicurezza alimentare durante la Cop28.
La Presidente del Consiglio ha aggiunto: «Siamo impegnati anche nell’incolumità alimentare: la nostra sfida è non solo garantire alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti». Pur riconoscendo come la ricerca sia essenziale in ambito alimentare, la premier ha voluto mettere dei paletti: lo sviluppo non deve muoversi verso la produzione di «alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e ai poveri vanno quelli sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere, non è il mondo che voglio vedere».
Il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, nel discorso di apertura del World Climate Action Summit, ha sottolineato come il mondo abbia «le tecnologie per evitare il peggio del caos climatico, se agiamo ora». C’è però «bisogno di leadership, cooperazione e volontà politica. E ne abbiamo bisogno adesso». Poi ha parlato dell’impossibilità di «salvare un pianeta in fiamme con un idrante di combustibili fossili».
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