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Bombardamenti su Kiev e Karkhiv, ancora niente evacuazione di Mariupol

Mario Draghi ha sentito telefonicamente il presidente ucraino Zelensky

Bombardamenti su Kiev e Karkhiv, ancora niente evacuazione di Mariupol.

L’offensiva russa rallenta, ma non si ferma, ancora oggi sono stati segnalati bombardamenti a Kiev che hanno provocato almeno tre morti tra i civili, fa sapere CNN.
A Kharkiv invece l’esercito russo continua a colpire i suoi obiettivi militari, tra cui diversi edifici governativi e la torre TV, come successo a Kiev nei giorni scorsi. I russi così interrompono le telecomunicazioni, seppur in città dove già la corrente elettrica scarseggia.

Sul fronte a Sud-Est, quello di Mariupol, città in cui mancano viveri, acqua e corrente elettrica, ancora oggi non è stato possibile evacuare i civili, nonostante la promessa di un cessate il fuoco. Secondo la Croce Rossa oggi si è cercato di mettere al sicuro oltre 200.000 persone ma il tentativo è fallito a causa “dell’assenza di un accordo dettagliato e funzionante tra le due fazioni del conflitto”. La stessa fonte dice: “la città vive nel terrore”.

In giornata, il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha fatto sapere di aver avuto “un nuovo colloquio telefonico con il Presidente ucraino Volodimir Zelensky”, in cui “ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari”. Draghi si è pure è impegnato a “fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l’Italia sostenga l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea”.

 

 

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