Bologna, oltre 2 milioni di euro dalla Regione contro criminalità e degrado urbano
Per prevenire rischi e conflitti in diversi centri storici della regione
Bologna, oltre 2 milioni di euro dalla Regione contro criminalità e degrado urbano.
Gli street tutor, operatori formati impegnati a prevenire rischi e mediare conflitti in diversi centri storici della regione (Bologna, Imola, Comune Alto Reno Terme, Cattolica), in zona stazione (Parma e Cesena) e in altre aree particolari (Marebello/Bellariva di Rimini).
Un’area fitness corpo libero, servita da panchine in legno e tavoli, nell’area verde di via Pio Donati a Modena. Ancora, l’installazione di arredi urbani (incluse telecamere di contesto, rete wi-fi, prese usb e punti di ricarica per biciclette elettriche) a Sorbolo Mezzani, nel parmense. E la riqualificazione urbanistica e sociale di un ex cinema a Sarmato, nel piacentino.
Il tutto affiancato da attività di educazione, animazione e sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai più giovani, ma anche di aiuto agli anziani, con il contributo di compagnie teatrali, per difendersi da eventuali truffe.
Sono 26 gli Accordi di programma sottoscritti nel corso del 2022 dalla Regione con i territori per la sicurezza urbana, la prevenzione della criminalità e del disordine urbano. Accordi che possono contare quest’anno su oltre 2,6 milioni di euro di contributi regionali (su un investimento complessivo che supera i 3,3 milioni) per i progetti di 21 Comuni, 4 Unioni e una Università (Bologna).
“Rinnoviamo anche quest’anno il nostro impegno sulle politiche per la sicurezza urbana – sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini – affiancando il lavoro portato avanti quotidianamente da Istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, Polizie locali. I numeri del Ministero dell’Interno dimostrano un calo costante, negli anni, di fenomeni criminosi sul nostro territorio, ma l’impegno deve essere costante, in un dialogo continuo coi cittadini e i territori, lavorando assieme agli enti locali. E’ infatti importante anche la percezione di sicurezza delle persone, la convivenza civile e partecipata, soprattutto negli ambiti urbani e nei luoghi più frequentati, per questo intendiamo rafforzare il lavoro per una sicurezza di prossimità costruita insieme alla comunità”.
Il “filo rosso” che accomuna i progetti è la prevenzione integrata. Un termine tecnico per dire che non esiste un intervento a favore della sicurezza urbana che possa realizzarsi senza mettere insieme, in modo adeguato e coordinato, interventi di tipo diverso: il recupero urbano, l’intervento di riqualificazione e fisico sui luoghi, la prevenzione sociale e comunitaria, il coinvolgimento attivo delle comunità, la mediazione dei conflitti, la promozione culturale e l’intervento sulle relazioni sociali.
A questi due momenti, si aggiunge la necessaria azione di controllo e vigilanza rispetto alla criminalità da parte delle Polizie nazionali e locali.
In provincia di Bologna vengono realizzati 5 progetti (di cui uno con l’Università), finanziati dalla Regione con 368.900 euro; nel modenese i progetti sono 4, con un intervento regionale di 412.000 euro; 5 nel reggiano, con 537.000 euro di contributi; per la provincia di Parma i progetti sono 2, sostenuti dalla Regione con 228.000 euro. Tre quelli nel piacentino, con contributi per 258.000 euro, altri due nel ferrarese (215.000 euro dalla Regione). In provincia di Forlì-Cesena viene realizzato un progetto, con 150.000 euro di contributi; un altro in provincia di Ravenna, sostenuto dalla Regione con 141.000 euro. Infine, tre progetti in provincia di Rimini (con 336.500 euro di sostegno).
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